nota politica_6: commento ad articolo di massimo brambilla "creare le condizioni per tornare a crescere" pubblicato su italia
futura del 27 marzo 2012
: il paradosso sociale della crescita

per usare una metafora, la torta [la ricchezza di una nazione] può essere incrementata, oppure divisa in modo che pochi si approprino della maggior parte di essa. il sistema economico è paradossale, perchè non è possibile un incremento della torta, senza che esso debba andare ai ricchi. La società è una piramide in cui la base svolge i mestieri operativi. un incremento della torta che vada alla base fa venire meno l'incentivo a svolgere questi mestieri. e allora chi farà il commesso ? il barista ? se tutti sono benestanti tutti saranno in grado di andare all'univeristà, e così si avrà una società di tanti architetti e ingegneri e nessun muratore e operaio. la crescita è quindi concetto contraddittorio che può significare solo incremento della ricchezza per il vertice della piramide [imprenditoriale]. così naturalmente non può e non deve essere. occorre introdurre un concetto di crescita reddittuale degli stipendi e salari della base della piramide, che però non disincentivi l'operatività del lavoro e la frequenza degli istituti scolastici non finalizzati all'università. per fare questo occorre un'organizzazione complessiva della società in vista di uno scopo comune. e questa organizzazione può passare solo per la filosofia, che mostra il senso del lavoro: fruttare i talenti inseriti nella piramide della società. desiderare di scalarla è lecito, e ciò deve essere regolato da un sistema meritocratico che consenta di scalare la piramide ai migliori, e confermi la base per il resto dei lavoratori. a tal fine occorre una nuova cultura del lavoro, la reintroduzione delle corporazioni dei mestieri, sistemi di premiazione e di riconoscimento per i lavoratori migliori, incentivati a trasmettere le loro competenze ai figli, in una continuità che stabilizzi il sistema e la staticità tendenziale della piramide.