commento ad articolo di cristina palumbo "l'italia delle eccellenze. un'opportunità per la crescita da non trascurare"
apparso sul sito di italia futura in data
13 aprile 2012: la concezione epistemica del sper-uomo


nella concezione epistemica, il super-uomo è il lavoratore, colui che frutta i propri talenti. dio ha posto nell'uomo un seme, il talento, che spetta all'uomo custodire e far germogliare. l'uomo che frutta i propri talenti è l'uomo che produce col lavoro, con l'arte e con la cultura, altri talenti, secondo la parabola. in questo modo egli diviene un di più rispetto a ciò che era, diviene un oltre-uomo [uomo + talento fruttato], diviene il super-uomo. super-uomo è anche la donna che cura il proprio aspetto fisico ed esteriore per uscire in centro città con il vestito all'ultima moda. la super-donna è colei che riesce a conciliare carriera e famiglia. quello epistemico di super-uomo è un concetto quotidiano, ma non per questo non soprannaturale. fruttare i propri talenti è difficile: può farlo solo il super-uomo, con l'aiuto della grazia.