elementi di psicologia del soprannaturale: il processo del riconoscimento sociale
1.] il processo del riconoscimento sociale non è stato ancora compreso in modo completo:
 
a.] riguardo al sistema uomo-demone, la sua analisi è sottoposta a restrizione-beta.
b.] riguardo al ruolo dei mass-media per l’amplificazione dell’effetto riconoscimento e dell’effetto successo, esso è correlato al sistema uomo-demone.
c.] questo ruolo non è stato ben compreso, così come il sistema uomo-demone.
d.] questa analisi si limita all’antropologia.
 
2.] l’idea dell’uomo di essere sotto lo sguardo di dio [mt 6, 4] non genera effetti di riconoscimento. questo è dato dallo sguardo di un altro uomo e dall’attenzione sociale.
3.] il riconoscimento è la sensazione di piacere [estatica] che l’uomo prova quando agisce sotto l’attenzione di un’altra persona o di una molteplicità di persone.
4.] dal riconoscimento può essere distinto il successo:
 
a.] il riconoscimento [detto anche “apparire”] è una funzione diffusa, che nasce con l’adolescenza, appartiene a tutti gli uomini, costituisce elemento e condizione per la salubrità mentale dell’uomo. ad esempio, in una conferenza ottiene riconoscimento anche il pubblico [è quindi una funzione reciproca]. l’uomo che cerca riconoscimento non cerca necessariamente protagonismo, ma solo attenzione. l’uomo non prova un sentimento di riconoscimento da parte di dio, anche se può ottenerlo, attraverso una opportuna rappresentazione di dio.
b.] il successo implica una concezione elitaria del riconoscimento, per la quale il soggetto desidera distinguersi nella società e dagli altri uomini, non isolandosi da essi ma grazie al loro riconoscimento, che lo riconoscono come speciale per una qualche caratteristica che possa giustificare tale distinzione. al successo sono associati sia attenzione sia protagonismo. l’uomo che cerca successo vuole distinguersi, sentirsi ed essere considerato diverso e migliore dagli altri. si considera e viene considerato come un modello meritevole di particolare attenzione.
 
5.] il riconoscimento e il successo sono funzioni mentali di tipo soprannaturale.
6.] in paradiso l’uomo è scomposto nell’ubiquità. l’ubiquità è una proprietà paradisiaca.
7.] l’ubiquità è una proprietà definita paranormale. in realtà essa deriva dalla scomposizione di dio negli infiniti dei di una rete [dei che hanno generato corrispondentemente gli infiniti cosmi creati].
8.] quando l’uomo riacquista questa proprietà paradisiaca [persa da adamo in eden con la caduta], si sente come in paradiso, e si allontana il senso di morte e di nulla.
9.] l’uomo che ottiene riconoscimento, percepisce nella propria mente di essere scomposto per il numero delle persone che lo guardano, e così riacquista l’ubiquità paradisiaca, si sente in paradiso, si sente salvato, e cessa il senso di nulla. questo potrebbe essere l’effetto indotto dal riconoscimento sociale: riacquisizione dell’ubiquità e conseguente paradisizzazione.
10.] il successo sociale invece, che fa appartenere l’uomo ad una elite, dovrebbe corrispondere alla funzione della canonizzazione [comunione dei santi].
11.] il successo riguarda la chiesa e lo stato. anche lo stato ha i suoi “santi”, che sono i “vip”.
12.] il successo può derivare:
 
a.] dal ricoprire una carica istituzionale.
b.] dal merito.
c.] dal costituire un qualche modello [di riferimento] sociale.
  
13.] la società è fondata sul riconscimento sociale e sulla sua reciprocità, per la quale la società è costituita da vertice e base, modelli e pubblico. compito dei primi è di edificare il secondo.
15.] passi biblici riguardanti il riconoscimento e il successo sono i seguenti:
 
a.] mt 6, 1.
b.] mt 5, 16.
 
16.] questi due passi biblici sono opposti [il primo predica il nascondimento, il secondo predica l'apparire]. la loro opposizione può significare che:
 
a.] la determinazione sociale del successo non è democratica e non è meritocratica.
b.] il vertice seleziona la base, stabilendo, secondo criteri di giustizia, gli individui che sono adatti a costituire i modelli sociali esemplari per la società.

17.] i passi biblici che dicono che "i farisei hanno già ricevuto la loro ricompensa" e che "molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno i primi" possono significare che è possibile che la gerarchia sociale stabilita nella dimensione terrena può non corrispondere alla gerarchia sociale paradisiaca.