commento ai contenuti dell'intervista di giovanni minoli al politologo alessandro campi su "i leader italiani"
[trasmissione "la storia
siamo noi"]: concetti di
finalizzazione e di concretezza storica [per la critica della scienza politica]
nota

l'intervista è visibile in rete. non è stato possibile rintracciare quando è stata rilasciata.

testo

1.] dai caratteri caratteriali-fisiognomici di leader storici come cavuour, garibaldi, giolitti, mussolini, de gasperi, togliatti [non si è parlato di moro] si possono trarre generalizzazioni applicabili in sede di ermeneutica del processo storico-politico. ma ciò sconta alcuni limiti, che sono quelli [già avanzati nel sito] di tutte le scienze sociali, anche di quelle economiche [scriveva monti sul corriere della sera - mentre draghi ha parlato di "irreversibilità dell'euro" - che "in realtà nulla è irreversibile: neppure la globalizzazione"
].
2.] infatti, i personaggi storici sono stati determinati, nelle loro caratteristiche, dalla divina provvidenza, allo scopo, stretto [concetto di finalizzazione], della loro funzione storica.
3.] quindi non ha senso una generalizzazione, perchè vige nella storia il principio della "concretezza": l'evento storico può essere classificato, ma la storia converge [principio di convergenza] verso la parusia, e quindi ogni fenomeno politico è direttamente condizionato [e così si esaurisce] dalla divina provvidenza a tale scopo.
4.] l'esempio che si può dare è il caso del passato presidente del venezuela chavez: si è fatto eleggere presidente a vita [modificando la costituzione], ma ... la sua vita è stata breve !
5.] si riporta l'osservazione di campi secondo cui "i leader di una volta agivano consapevoli di inserirsi in una storia complessa e grandiosa, mentre i leader di oggi sono da essa separati, e rappresentano [solo] se stessi". comunque essi sono sempre "usati" dalla divina provvidenza [concetto di strumentalizzazione dell'uomo da parte di dio], e quindi, volenti o nolenti, anche un leader politico di oggi, che può ritenersi sradicato [dal passato e dalla "grande storia"], viene da dio stesso inserito nella grande storia [e nel "grande gioco": film "kim", 1950], perchè viene "usato" da dio.