proposizioni sulla sintesi ebraico-cristiana e la sintesi greco-cristiana
1.] la sintesi ebraico-cristiana è il confluire del cristianesimo all’interno dell’ebraismo negli ultimi tempi.
2.] la sintesi greco-cristiana è il fatto che cristo, incarnatosi sulla terra, è la filosofia greca stessa, cioè è l’episteme. in cristo appare non solo una religione, ma la metafisica dell’essere, come persona umana. questa metafisica è detta verbo. nel prologo del vangelo di giovanni si va oltre la testimonianza storica e terrena di gesù [nella quale gesù appare anche come uomo limitato e finito],  oltre la teologia medievale e oltre la filosofia greca storicamente apparsa. in quel prologo non si parla più di gesù, ma di cristo, cioè di una ipostasi trinitaria dell’essere necessario e di dio. lo si fa, nel vangelo, solo nel prologo di giovanni. in questo non c’è religione, c’è filosofia e teologia speculative, cioè metafisica del soggetto divino, presentate nella forma dell’adorazione e del culto [quel culto che platone non rivolge al demiurgo, ma all’uno, e che il credente deve invece rivolgere a cristo, inteso come accesso al padre e suo “strumento” conoscitivo, cioè organon: la logica di aristotele: il logos].