proposizioni sulle determinanti della salvezza [elementi di soteriologia epistemica]
1.] la creazione ha una natura tecnica.
 
nota
 
anche secondo severino la creazione ha una natura tecnica, e severino dice che “dio è il grande tecnico”. ma il linguaggio di severino è lontanto dalla scienza. severino parla per “provocazioni”. secondo l’episteme, dio è un “tecnico” perchè usa la tecnica. il linguaggio di severino è solo una provocazione per mostrare come la tecnica sia una forma di potenza pervasiva anche del linguaggio teologico. quando l’episteme dice che “la creazione ha una natura tecnica”, essa non esprime un giudizio retorico, ma scientifico: la creazione ha una natura tecnica nel senso rigoroso che dio ha la sua tecnica [intesa come tecnologia, imitata da quella umana], e la usa per creare.
 
2.] conseguentemente, anche la salvezza ha una natura tecnica, costituita da queste due determinanti:
 
a.] etica cattolica [consistente nel “lavoro”];
b.] religione cattolica [consistente nel sacramento e nel simbolismo penitanziale].
 
3.] esiste un parallelismo tra chiesa apparente e chiesa non apparente:
 
a.] la prima è necessaria solo per il credente che può comprendere il senso dell’accesso al sacramento, o che comunque vi accede.
b.] la seconda riproduce [a livello cosmico non apparente] la struttura del sacramento della chiesa apparente, viene sempre attivata, o dalla chiesa apparente o direttamente da dio, e viene applicata da dio ad ogni uomo “di buona volontà”. 
 
4.] l’implicazione del punto b.] del punto 3.] è che solo attraverso la chiesa [non apparente] c’è salvezza.
 
5.] nel paragrafo PTF17.html_[…] si è detto che “dio è pagano”. con questa espressione si è inteso dire che:
 
a.] dio è soggetto a-religioso, e il paganesimo è a-religioso [rimane nella ricerca epistemica aperto il problema del comportamento di gesù che, privo di natura peccaminosa, comunque prega, cioè assume un comportamento religioso, il quale dovrebbe essere riservato all’uomo avente natura peccaminosa/si osserva inoltre che gesù, pur privo di struttura peccaminosa, è soggetto alle tentazioni/se vi cadesse, non commetterebbe un peccato, ma probabilmente comprometterebbe il processo salvifico, perdendo tutti gli uomini nell’inferno].
b.] l’uomo deve essere religioso non per la purezza di dio, ma per il rapporto tra purezza di dio [condizione normale per il soggetto] e impurità dell’uomo, data dalla struttura peccaminosa dell’uomo [struttura in senso genetico e spirituale/spirituale in senso biologico].
c.] la religione è cristiana per essenza [anche quella ebrea e quella mussulmana, nel senso della chiesa non apparente/che anche l’ebraismo e l’islamismo attivano].
 
 
6.] …
 
a.] il comportamento umano nella dimensione terrena deve essere etico, cioè limitato.
b.] il desiderio umano è illimitato [= pagano], proiettato non nel comportamento, ma nel paradiso.
 
7.] …
 
a.] quando il comportamento umano si fa illimitato, nascono il crimine e le perversioni, avendo l’uomo natura peccaminosa ed essendo caduto.
b.] quando il desidero umano si fa limitato, avvengono l’alienazione nell’ateo e la nevrosi religiosa nel credente.