integrazione al paragrafo PTF180.html_[...]: l'etica come ipostatizzazione
1.] in questo paragrafo si utilizzano immagini metaforiche, che hanno significato speculativo.
2.] dio è come una statua rigida [due statue che si guardano negli occhi: giano bifronte], rigidamente incastonato nell’essere, di cui è il nucleo.
3.] l’uomo può essere salvato solo se dio può ricostruirlo anch’esso come statua rigida in paradiso, di fronte a sé.
4.] tutto l’uomo è ricostruibile davanti a dio eccetto il libero arbitrio, che nell’uomo appare “mobile”.
5.] ecco quindi che l’etica è una forma di “irrigidimento” della volontà nell’uomo, la quale deve riuscire ad allinearsi alla volontà di dio, per poter anch’essa essere riprodotta in paradiso in forma rigida, cioè simile al libero arbitrio di dio. questa riproduzione prende il nome di ipostatizzazione, per quanto si è detto nel paragrafo PTF180.HTML_[]:
 
a.] l’uomo è essere contingente, come mobile è il suo libero arbitrio e la sua volontà.
b.] l’ipostasi è invece in paradiso un ente eterno, necessario, immutabile e quindi “immobile” [in senso metaforico]: l’etica rende immobile l’uomo, cioè compatibile con il paradiso, acconsentendo alla riproduzione rigida dell’uomo in paradiso da parte di dio.
 
6.] come nel paragrafo PTF180.HTML_[], anche qui si osserva come il fondamento dell’etica è stato posto in una condizione che non ha carattere "morale": è un fondamento tutto speculativo e metafisico.