proposizioni sull’aborto
1.] la donna che abortisce non è omicida e non commette omicidio.
2.] invece, il popolo che consente con la legge l’aborto, è omicida.
3.] l’aborto è infatti un atto di prepotenza verso le creature più deboli [gli embrioni], e come il popolo è socialmente prepotente verso i più deboli, così coglie l’occasione che lo stato gli  concede, di essere prepotente, fino all’omicidio, verso i più deboli.
4.] l’aborto, nella prospettiva del popolo, è una forma di omicidio inconscio e senza colpa, perché l’utero della madre viene mentalmente associato all’inconscio, che rimuove e censura i suoi contenuti: fino a quando il contenuto dell’utero/inconscio non viene alla luce [parto del feto], la soppressione del feto è ritenuta lecita, perché è un omicidio inconscio, cioè rimosso e censurato, il quale consente così al popolo di sentirsi potente, decidendo sulla vita come su dio.
5.] inconsciamente, ogni aborto è uccisione di dio [di gesù bambino], perché l’aborto è il processo concui dio danna la creatura.
6.] la vita terrena infatti si svolge nell’utero di dio, e la risurrezione [per la vita o per la morte] è una forma di parto [per questo la creatura soffre in vita, essendo questa vita uterina e forma di parto: trauma del parto].
7.] consentendo l’aborto, il popolo vuole inconsciamente abortire dio, cioè dannare dio, come dio può dannare l’uomo.   
8.] l’uomo, che consente l’aborto, è un inconscio omicida di dio. tutto ciò, che di bene o di male, l’uomo opera verso un altro uomo, lo opera verso dio: mt 25, 45.