proposizioni sul regno del male [parte due]
1.] il demone è angosciato per la propria condizione futura [gd 6].
2.] per placare la sua angoscia, tramessa all’uomo, comanda all’uomo di edificare il paradiso, nella forma della civiltà della tecnica [mt 11, 12], come ambiente esterno all’uomo, in cui il demone può sentirsi rassicurato [mt 4, 8]. a ciò serve il sogno dell’ascensione al cielo chiamata storia e progresso.
3.] il demone censura la sua condizione, ma non del tutto [lc 8, 28].
4.] il demone, muto, cieco e sordo [mc 9, 25], usa gli organi sensitivi dell’uomo.
5.] il demone sa tutto [come si dice nel film matrix: “essi ti osservano”], ma dio lo inibisce e lo rende totalmene impotente sull’uomo. azioni di influenza sono strettamente liberate da dio per liberare l’uomo dalla possessione inconscia.
6.] il demone assume il controllo del comportamento dell’uomo attraverso gli stati d’ansia.
7.] l’uomo deve essere consapevole del demone e della sua influenza [secondo la fede], ma deve vivere come se il demone non esistesse [e a volte anche come se dio non esistesse, per evitare la patologia della fede, come nelle preghiere e nelle mariofanie, che sono forme di suggestione di massa], e deve vivere nel mondo come in eden, all’interno di una natura romantica e incontaminata, rispettando quindi gli uomini e l’ambiente. è questa la condizione di una sana e positiva laicità.
8.] il regno del male, presa consapevolezza di se stesso e della propria necessità storica [in senso funzionale, a causa della possessione], è soteriologicamente positivamente inteso come sfogo esorcistico della possessione, ottenuto attraverso la regolazione etica e sociale del peccato, avente anche positiva natura psicoterapeutica.