analisi del condizionamento educativo [in riferimento a una frase pronunciata nel film "generazione proteus"]
 
1.] nel film [in cui proteus IV è un super-computer, che cerca di tramandarsi in un uomo, suo figlio, per essere immortale: l’esorcismo comprende che il super-computer è il demone, e suo figlio è l’anticristo], la protagonista femminile [“maria” in cui avviene la fecondazione artificiale del cristo/anti-cristo], susan, dice: “… e ciò include i nostri figli quali macchine in grado di concorrere ad assicurare la produzione, cosa che desideriamo in quanto ci hanno condizionato …”.  
2.] secondo lo scientismo moderno, l’uomo avrebbe valori e credenze, perché è stato “condizionato” nell’educazione ricevuta da bambino.
3.] a fronte di questa considerazione si osserva quanto segue:
 
a.] il contenuto del condizionamento [che è un’azione] è anche un messaggio [ad esempio: il condizionamento è il catechismo e il messaggio è la fede]: anche se trasmesso per condizionamento, non è detto che questo messaggio sia falso.  
b.] al bambino non può essere giustificato ogni messaggio: la sua educazione richiede il condizionamento, e il bambino si fida del genitori, essendo apertura strutturale al condizionamento [non così l’adulto, che lo filtra criticamente][quindi è corretto imprimere al bambino, ad esempio, il segno della fede, o dargli il battesimo].
c.] in età adulta non è vero che agisce ancora il condizionamento. questo:
 
c1.] può essere razionalizzato [studiato] e quindi accettato [liberamente, a posteriori, in età adulta], oppure anche rifiutato.
c2.] quindi, non è vero che l’adulto è ciò che è stato “programmato” da bambino, secondo il condizionamento ricevuto: da adulto io posso liberamente respingere la fede.

4.] si osserva che il processo di secolarizzazione/scristianizzazione attuale è un grande [di massa] processo di decondizionamento mentale dal cristianesimo [anche tramite la rivoluzione sessuale]. dio potrebbe aver valutato la sua opportunità, e averlo favorito, se questo decondizionamento sia condizione per un ritorno alla fede più critico e, quindi, più libero e consapevole [come ritorno alla stessa fede, da cui ci si è allontanati: lc 15, 11-32].