analisi dei concetti di evoluzione e di progresso
A.] analisi del concetto di evoluzione
 
1.] l’evoluzione è un concetto vero perché è un autoconcetto positivo [autoconcetto significache “il nome dice la verità della cosa a cui si riferisce”].
2.] l’evoluzione che determina il corpo di dio è a-temporale. ciò si può dimostrare teologicamente. se dio-figlio è generato da dio-padre, poiché il figlio è eterno, questa generazione è un processo a-temporale. così per l’evoluzione di dio, che avviene nella realtà necessaria.
3.] creando dio il creato a immagine/copia della necessità, esiste anche l’evoluzione creata.
4.] questa conduce al corpo di adamo.
5.] questa conduce al corpo degli uomini, ma più che al loro corpo, alla loro matrice.
6.] esiste anche una evoluzione temporale. così per l’evoluzione del corpo dell’uomo apparente, non derivato dalle scimmie, ma forse da un organismo animale comune agli uomini e alle scimmie, poi divisosi verso gli uomini e le scimmie.
7.] l’uomo non deriverebbe dagli animali: la fase finale dell’evoluzione comanda, a priori, la direzione dell’evoluzione come processo a posteriori [se temporale].
8.] è possibile che non si possa parlare di evoluzione per l’uomo apparente: la vita, come segmento stelico [raggio spirituale] assumente e organizzante la materia, procede come filtraggio progressivo di una matrice umana già perfettamente formata, e derivante dalla frantumazione frattalica del corpo di cosmo-adamo caduto da eden, questo essendo invece stato soggetto a evoluzione temporale, senza mediazione degli animali [che nell’uomo terreno sono derivazioni della stele angelica per sua differenziazione].
9.] così, l’uomo apparente non sarebbe soggetto a evoluzione, ma questa sarebbe già compiuta, e l’uomo sarebbe soggetto solo ad accrescimento e raffinazione progressivi, di tipo qualitativo e quantitativo, ma sempre come apparizione della matrice adamitica già preformata.
10.] dopo la morte dell’uomo, l’anima, dopo il giudizio, ascende in paradiso, ed è quindi soggetta a evoluzione detta epistemicamente “verticale” [= potenziamento spirituale, energetico e tecnologico]. la proiezione storica e terrena di questo processo, che avviene dopo la morte, come sua anticipazione e simulazione [sogno onirico] prima della morte, è detta “progresso” e “storia”. la storia è il sogno dell’ascensione al cielo, secondo lo schema della divina commedia. il cielo è la tecnica [= paradiso] e la storia si conclude quindi quando l’uomo giunge nella civiltà della tecnica.
 
B.] analisi del concetto di progresso
 
1.] esisterebbe anche una evoluzione continua, anche prima della morte, attualmente, per la dimensione terrena. questa evoluzione avviene in dio, nell’al di là.
2.] si tratta di un processo di redifinizione di dio [del dio-focale] con la sua evoluzione, per la nuova strutturazione del nuovo-dio-con-l’uomo.
3.] questo processo si completa dopo la morte dell’uomo, ma le basi del suo innesto in dio avvengono ora, nella liturgia cosmica non apparente, a cui è associata la messa apparente [l’ecclesiologia è forma di cibernetica bionica]: viene tracciata in dio una base d’innesto per l’uomo, attualmente, solo se l’uomo è un credente eticamente puro e [cosiddetto] praticante in senso sacramentale:
 
a.] il peccato blocca/interrompe la tracciatura della base [per l’innesto apocatastico].
b.] la confessione la prosegue.
 
4.] esiste quindi il vero progresso, attualmente, e si compie con l’etica e la messa liturgica. la tracciatura in dio è di tipo bio-tecnologico, eugentico e cibernetico-bionico, e per questo essa viene fatta apparire nella storia, per la sua simulazione/imitazione/appropriazione, anche peccaminosa e idolatrica, come unione tra l’uomo e il grande fratello [eugenetica e mercato globale].
5.] il progresso sociale e economico, invece, ha valore solo quantitativo e non ipostatico, e dal punto di vista ipostatico, esso vale solo come simbolio, segno e esorcismo della pulsione demoniaca alla simulazione della salvezza [civiltà della tecnica = liturgia cosmica].
6.] è problema se, con l’episteme, l’umanità debba storicamente realizzare, compatibilmente con la dottrina sociale della chiesa [proibizione della povertà e dell’aborto] la civiltà della tecnica “fino in fondo”, o possa già anche attualmente realizzarla in modo moderato, sì che l’apparizione del progresso si fermi, per tutto il genere umano e in tutto il mondo, a quanto realizzatosi, dal punto di vista “apparente”, in italia, in europa e in america e giappone nel periodo compreso dagli anni ’60 agli anni ’90 e 2000.
7.] il regno di dio in terra, nella sua prima fase, quello dello stato, simbolo della tecnica, realizza e simula, nel bene, il regno dei cieli [regno di dio in cielo]. i credenti devono quindi realizzare e edificare la civiltà della tecnica, entro i limiti della dottrina sociale della chiesa e dell’etica cattolica.