terza dimostrazione epistemica dell'esistenza di dio immediata/massima dimostrazione epistemica: scientifica [in tre fasi]
premessa
 
1.] questa dimostrazione riprende la dimostrazione dim_29.
2.] essa si costituisce di tre dimostrazioni, ciascuna autonoma, e nel contempo funzionale alle altre [a quella successiva: quindi la prima fase è la più autonoma].
3.] le dimostrazioni presuppongono il realismo epistemico, definito rispetto all’idealismo classico:
 
a.] per l’idealismo non esiste oggetto fuori/esterno al soggetto. l’oggetto è dentro il soggetto. l’oggetto non può trascendere il soggetto, perché [è il problema del realismo] il soggetto non può sapere dell’oggetto se l’oggetto è esterno al soggetto [come dice severino: “l’uomo non può saltare al di fuori della propria ombra].
b.] nell’episteme, invece, l’oggetto è massimamente esterno al soggetto [così l’essere rispetto a dio][realismo assoluto], e il soggetto può sapere dell’oggetto [della sua esistenza, e della sua presenza esterna al soggetto], perché l’oggetto si riproduce nel soggetto, che così lo conoce, e riproducendosi all’interno del soggetto, l’oggetto vi riproduce anche il suo rapporto [esterno] col soggetto.
c.] quindi: …
 
c1.] per l’idealismo, il soggetto è uguale all’oggetto, l’oggetto è incluso nel soggetto, il soggetto include l’oggetto, non esiste oggetto al di fuori del [esterno al] soggetto.
c2.] per il realismo [epistemico] l’oggetto pone il soggetto, e il soggetto conosce l’oggetto, perché l’oggetto, ponendo il soggetto, pone anche una riproduzione dell’oggetto [cioè di se stesso] dentro il soggetto/infine, l’oggetto pone dentro il soggetto anche il rapporto tra oggetto e soggetto [cioè il fatto che l’oggetto è esterno al soggetto]. dall’autointrospezione interiore, il soggetto conosce ciò che è ad esso esterno. l’oggetto pone il soggetto quando l’oggetto pone l’oggetto.
 
A.] prima fase [prima dimostrazione/massima dimostrazione epistemica dell’esistenza di dio]
 
l’oggetto, che è necessario [l’essere è], non si riprodurrebbe mai dentro/all’interno del/di un soggetto, se il soggetto non fosse [anche] necessario, e quindi [anche] assolutamente necessario [dio: soggetto necessario], come l’oggetto [l’oggetto necessario].  
 
B.] seconda fase [seconda dimostrazione/analitica_prima/analitica_minore]
 
1.] esiste l’oggetto necessario [l’essere è].
2.] se si dimostra che, poiché esiste l’oggetto necessario, esiste necessariamente anche il/un soggetto, questo è necessario, e quindi è dimostrata l’esistenza del soggetto necessario, cioè dio.
3.] quindi, poiché vale la condizione del punto 1.] di B.], posta la condizione che, dato l’oggetto, è dato il soggetto, posta la condizione del punto 1.] di B.], esiste il soggetto necessario, quindi dio esiste.
4.] la dimostrazione che si necessita al punto 2.] è data dalla dimostrazione A.][prima fase] e dalla dimostrazione C.][terza fase].
 
C.] terza fase [terza dimostrazione/analitica_seconda/analitica_maggiore]
 
1.] occorre quindi dimostrare che, posto l’oggetto, è posto il soggetto.
2.] l’oggetto è posto, perché necessario [l’essere è/non l’essere del creato].
3.] l’oggetto è dato indipendentmente dal soggetto [anche se, posto l’oggetto, deve essere posto anche il soggetto/questo lo si deve dimostrare/quindi la mutua dipendenza tra oggetto e soggetto, valida per l’idealismo, è valida anche nel realismo epistemico/si parla qui solo della realtà necessaria].
4.] l’oggetto è pensato dal soggetto [queste considerazioni hanno preceduto la formulazione della dimostrazione massima/prima fase].
5.] se esiste un soggetto, questo pensa l’oggetto.
6.] il soggetto esiste nell’uomo, e l’uomo è soggetto che pensa l’oggetto, che è l’oggetto necessario.
7.] non è possibile che il soggetto [uomo] pensi l’oggetto [necessario], senza che: …
 
a.] il soggetto stesso sia necessario.
b.] il soggetto sia posto dall’oggetto [nel momento in cui l’oggetto pone se stesso].
c.] quindi, posto l’oggetto [quando l’oggetto pone se stesso, ed è oggetto necessario], è posto anche il soggetto [che pensa l’oggetto].
d.] ma un soggetto che è posto dall’oggetto necessario [postovi perché lo pensa] è un soggetto necessario, cioè dio.
 
8.] quindi, l’esistenza dell’oggetto necessario comporta:
 
a.] l’esistenza del soggetto che pensa l’oggetto.
b.] l’esistenza del soggetto necessario [dio], perché esiste l’oggetto come oggetto necessario.

9.] 
il soggetto esiste [come detto nel punto a.] di 8.] di C.], perchè posto dall'oggetto, ed è posto dall'oggetto perchè pensa l'oggetto, e non potrebbe pensare l'oggetto se non fosse posto dall'oggetto, che pone il soggetto come pensiero dell'oggetto.