proposizioni sull’essenza del sistema mass-mediale [con implicazioni in ordine alla dottrina del regno del male]
 
1.] la mappa dell’essere [] evidenzia l’esistenza di due livelli dell’essere:
 
a.] quello astratto, unitario e molteplice;
b.] quello fisico, solo molteplice, dato dalla “massa” delle scomposizioni fisiche del livello astratto [quello fisico è il livello dell’essere concreto].
 
2.] dio e il cosmo [si tratta qui dell’essere_necessario] sono senz’altro unitari nella loro essenza più profonda, e non possono esistere un dio unitario e un cosmo unitario a livello fisico. non si ritiene che possano esistere, cioè, un unico cosmo di materia e un unico corpo di dio grandi come tutto l’essere: esiste, a livello fisico, solo la scomposizione infinita di dio [ubiquità strutturale a rete] e del cosmo [multiverso a rete e rete di multiversi].
3.] si può quindi capire che cos’è il sistema mass-mediale. si è definita in paragrafi precedenti la trascendenza divina e cosmica come auto-trascendenza, ovvero come il carattere di dio e del cosmo di commensurare, a livello unitario, la loro molteplicità fisica: poiché questo risultato non può essere ottenuto a livello fisico-reale secondo il punto 2.], questo risultato [dio e il cosmo capaci di unificare la propria molteplicità] viene ottenuto a livello di informazione-virtuale in un “terzo livello” dell’essere [in realtà in un “quarto livello”, essendo i livelli dell’essere quattro: esistenza, spirito, materia e realtà virtuale/informazione]. l'informazione è quindi il connettivo [= trascendenza] del cosmo e del corpo di dio, e la sua natura astratta [l'informazione è immateriale] porta a chiudere l'essere con un livello finale, che corrispondealla natura astratta del primo livello [astratto].
4.] il media è la tecnica intesa come organismo a livello fisico [media spirituale e media materiale]: essa produce, trasmette e riceve l’informazione, parallelamente alla processione dello spirito_santo.
5.] il corpo di cristo che, come episteme, copre epi-stemicamente l’infinità di dio, lo fa quindi a livello di informazione-virtuale, e questa informazione è la cosiddetta “Parola”, cioè l’essenza del “verbo”, che è linguaggio [inteso in senso psicologico e cibernatico-telematico].
 
nota
 
1.] le implicazioni della presente dottrina a livello di teoria del regno del male sono di due tipi:
 
a.] la società dell’informazione riproduce il carattere del verbo, e quindi è regno dell’anti-cristo, anche detto del “grande fratello” [la “statua parlante”: cap 13, 15].
b.] questa società dell’informazione è anche regno di satana, in quanto società della comunicazione, la quale è parallela alla processione dello spirito_santo, che, come dice papa ratzinger, è “la categoria a cui è opposto il maligno” [dal libro “rapporto sulla fede” di ratzinger e messori].
 
2.] nell’episteme è stata dimostrata la positività soteriologica del regno del male [mt 11, 12; mt 13, 44], come tappa storica funzionalmente necessaria nel piano della salvezza: esso imita il regno dei cieli, e così consente all’uomo di divinizzarsi secondo il carattere dell’anima-celeste. è, questa, la positività della modernità [che significa simbolicamente cielo, come eterno presente], che nella civiltà della tecnica [il "paradiso della tecnica" di severino] imita il paradiso-celeste [che ha un lato tecnico]. questa imitazione è preparazione al paradiso, come costruzione dell’identità terrena-celeste della futura anima-beata.