proposizioni sul rapporto tra razionalità scientifica e razionalità epistemica
prima critica
 
1.] la scienza [vera] è una parte dell’episteme.
2.] la scienza moderna [non corretta] è a determinazione nichilista.
3.] kant ha rilevato correttamente che il concetto di mondo è “metafisico”: così i concetti di cosmo, universo e natura.
4.] in questo senso, dal punto vista fisico, la fisica è senza un suo oggetto, essendo il cosmo concetto metafisico [così però kant, non l’episteme/per l’episteme l’oggetto della fisica è certamente il cosmo].
5.] si accoglie quindi, per ipotesi, che l’oggetto della fisica è la natura: ma questa non appare attualmente.
6.] la natura, il cosmo e l’universo, in quanto oggetti, sono conoscibili solo in senso contemplativo, non manipolativo.
7.] quando galileo fa un esperimento in laboratorio, riproducendo artificiosamente la natura anche per modificarla [come fa la tecnica applicata alla scienza], egli dimostra che ciò che l’uomo esperisce attualmente non è la natura, per cui all’uomo il cosmo/universo reali non appare. la sua teorizzazione come oggetto [corretto] della fisica è stata inconscia. ciò che appare è un simulacro del cosmo, che gli astronomi hanno definito simulazione [programma] virtuale del cosmo al computer, ed è stato teorizzato il cosmo perché questo simulacro [artefatto artificioso di dio] assomiglia allo “spazio” e alla “natura” reali, attualmente all’uomo non apparenti. ne consegue che dopo la morte l’uomo esperisce non solo il soprannaturale, ma, prima di questo, anche il “vero” naturale, l’eden da cui è caduto.
8.] questa è una prima critica al sapere scientifico moderno, che quindi è senza un suo oggetto, il quale ha teorizzato l’esistenza [apparire] del suo oggetto, il cosmo, solo inconsciamente, come la teologia riguardo a dio e la metafisica riguardo all’essere.  
 
seconda critica
 
9.] una seconda critica è che la fisica [moderna] è scienza dell’osservazione da parte dello scienziato, e ciò che appare è:
 
a.] il campo percettivo.
b.] gli oggetti dentro questo campo.
 
10.] il campo percettivo è studiato dalla psicologia, la quale, come moderna, essendo nichilistica, ha pensato che la mente e la percezione sensoriale siano frutto di processi chimici interni al cervello [si dice: la mente è un prodotto chimico del cervello]. invece la percezione è spirito, perchè solo lo spirito è vita e sensazione. quindi gli oggetti della fisica [materiali o virtuali] cadono/rientrano all’interno dello spirito, che è il campo percettivo della stele [spirito] umano. ne consegue che oggetto primo del vedere è il vedere stesso, cioè lo spirito che appare a se stesso, e lo spirito è concetto che rientra nella metafisica.
11.] in questo senso, in quale modo la psicologia può rientrare all’interno della scienza moderna ? può farlo nel senso che lo spirito e l’anima, per manifestarsi a se stessi, necessitano dello spirito e della materia in cui incarnarsi, e la psicologia studia questo sistema di incarnazione, mentre la psichiatria studia i suoi difetti.
12.] la seconda critica alla scienza moderna quindi [secondo anche cartesio e husserl] è che la scienza moderna è solo per l’uomo, essere spirituale che percepisce, la cui natura spirituale ne dimostra la derivazione immateriale e aevolutiva [perché lo spirito proviene dall’essere e dalle sue emanazioni, non dalla materia]. quindi la materia avvolge lo spirito per consentirne l’incarnazione, per cui il meccanicismo [materiale] è rivestimento del finalismo [spirituale], e non è quindi indipendente dal soggetto, e non lo determina nella sua natura essenziale, che è quella di spirito e di coscienza [coscienza in senso psicologico-mentale]:
 
a.] come il cosmo è determinato dall’essere e lo riveste, rivestendo lo spirito,
b.] così la materia [meccanicistica] riveste lo spirito e l’anima, ed è da questi finalizzata ad essi [a partire dallo spirito].
c.] allo stesso modo, l’emanazione [ontica] guida l’evoluzione [cosmica].
 
13.] …
 
a.] la materia e il cosmo non sono più indipendenti, e anche casuali, ma sono dipendenti e guidati/finalizzati dall’essere e dallo spirito, e centrati sull’/nell’anima.
b.] come il cosmo è determinato dall’essere e dallo spirito, così la fisica dipende dalla metafisica e la scienza dipende dalla filosofia.
 
terza critica
 
14.] una terza critica è legata alle due precedenti:
 
a.] la scienza [vera] è studio e conoscenza dell’apparire della materia e del virtuale all’interno dello spirito, perché la conoscenza è solo per il soggetto, e il soggetto è spirito. [quando oggetto dello spirito è lo spirito stesso, e l’anima, si ha la percezione che avviene in paradiso].
b.] la scienza moderna, che asservisce la scienza alla tecnica, corrisponde all’artificio della natura apparente, che è natura artificiosa, per cui la scienza moderna non è un’autentica forma di conoscenza.
c.] la scienza [vera] è scienza di ciò che propriamente non appare: la materia è parte del noumeno. essa appare nel femoneno come determinzione spirituale. come sola determinazione materiale, la materia non è percepita, ma solo pensata. quindi la scienza pura giunge a intuizioni, non a percezioni. tutto ciò che appare, può apparire solo in forma spirituale, e quindi è a determinazione teologica [nel senso dell’uomo come “dio”, secondo gv 10, 34, cioè anima].
 
15.] il concetto dell’apparie come processo interamente spirituale trova riferimento esegetico nel passo biblico gv 6, 63 : [“è lo spirito che dà la vita”].
16.] mentre la razionalità scientifica si fonda sull’apparire dell’oggetto [materiale e virtuale] al soggetto, e quindi sulla percezione, la razionalità epistemica si fonda sul pensiero, e il fattore maieutico per il pensiero ontologico è costituito dal linguaggio:
 
a.] nella metafisica, “termini” come anima, spirito, dio, trascendenza, soprannaturale, ecc., appaiono appunto come “termini”, cioè parole, e anche come schemi.
b.] [posizione di problema …] … è problema se anche dio utilizzi schemi, perchè, ad esempio, il concetto di “principio” non potrebbe “apparire”/essere rappresentato, se non come “punto/puntino”.
 
quarta critica
 
17.] una quarta critica al sapere scientifico moderno verrà posta nel paragrafo che commenta il punto di vista del fisico smolin:
 
a.] i concetti di spazio e tempo sono reali, ma solo nell’ambito della scienza epistemica.
b.] la scienza moderna deve [da sempre] interpretarli come “convenzioni” a causa del fatto che ciò che appare all’uomo attualmente non è il cosmo, ma una sua simulazione virtuale.
c.] apparendo realmente, essi mostrerebbero la loro correlazione alla metafisica, rispettivamente: …
 
c1.] lo spazio all’infinito.
c2.] il tempo all’eterno.
 
18.] la critica consiste nel fatto che la scienza moderna ha teorizzato lo spazio e il tempo come convenzioni, perché essi non appaiono, ma …
 
a.] essa non ha detto che questi concetti esistono e sono reali in un’altra dimensione.
b.] li utilizza come fossero reali …
 
b1.][si pensa qui al distanziamento, che origina la periferizzazione e lo smarrimento dell’uomo nel cosmo, come se la distanza fosse reale/si aggiunge qui che lo smarrimento è riferito a un centro: per sua assenza o per allontanamento/distanziamento da esso/…
b2.] … oppure alla dimensione del tempo, origine della temporalizzazione, ad esempio al divenire epocale storico, anch’esso fonte di disorientamento].
 
c.] il fisico smolin li considera invece proprio come reali, e non più come convenzioni [facendo così della natura-artefatto la reale natura], ma la loro definizione non può essere data come perfetta, e lui la esemplifica, dimostrando di considerare il tempo come “reale” solo a fini ideologici [per la rimozione dell’eterno].