commento ad articolo di emanuele severino "la tecnica, un superstato oltre i confini della politica",
apparso sul corriere della sera in data 1 novembre 2009

 
1.] scrive severino: “… ma, infine, ci si deve chiedere: europa, stati uniti, russia … riescono a scorgere il volto autentico dell’”ordine delle cose” ? essi agiscono ancora politicamente, cioè come stati che nel loro fronteggiarsi credono di essere in grado di servirsi della potenza della tecnica per far prevalere le loro rispettive forme statuali. non si rendono conto che le loro tensioni e la loro elaborazione dei problemi del mondo … stanno diventando una lotta di retroguardia; che tuttavia è necessaria proprio per andar oltre, nella direzizone che vado da tempo indicando. incomincia infatti ad affiorare il contrario di quanto essi credono: affiora che è la Tecnica, su cui si basa la loro forza politica, economica e militare, a servirsi sempre di più degli stati per accrescere la propria potenza, non la loro. in questo processo, l’apparato scientifico-tecnologico si costituisce come il Superstato che va lasciandosi alle spalle la politica e lo stato e i loro confini. l’integrazione europa-russia, ossia la riduzione delle autonomie statuali, è un passo importante in questa direzione”.
2.] in queste parole emerge un nuovo tema nella filosofia di severino, ovvero l’istituzionalizzazione della tecnica come stato [super-stato].
3.] è stato detto che, se la tecnica agisce in modo personale [come in severino:
"... è la Tecnica ... a servirsi sempre di più degli stati per accrescere la propria potenza"], dietro la tecnica sta una persona. questa persona è da severino distinta dagli uomini [del cui potere sono emanazione gli stati]. gesù dice che non appare più [gv 16, 10: “non mi vedrete più”]. ne consegue che questa persona, "impersonale", che sta dietro la tecnica, ente impersonale che in severino agisce come una persona, non può che essere il demone, tenuto conto che il potere della tecnica agisce contro la fede e la chiesa, e angoscia gli uomini. è inoltre una persona che agisce nell'inconscio degli uomini, come il demone.
4.] si legge nel libro dell’apocalisse: “… per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di erigere una statua alla bestia … le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicchè quella statua perfino parlasse …” [ap 13, 14-15].
5.] si osserva il rapporto simbolico stato/statua [questa è solo una metafora].
6.] la statua “parla”: quindi è il sistema mass-mediale, detto grande fratello [cristo, come figlo di dio, è il fratello dell’uomo], quindi esso è l’anti-cristo.
7.] questa statua è la tecnica planetaria, di cui parla heidegger, che ora severino chiama super-stato, quasi legittimandola giuridicamente-istituzionalmente.
8.] nella filosofia epistemica del diritto, poiché la vita umana proviene da un macro-organo [cosmo-adamo e cristo], lo stato corrisponde a un macro-organo, di cui è simbolo/segno [semiotica istituzionale]. uno stato grande, e quindi il super-stato della tecnica, che è detto impersonale, ma che agisce come una persona, e che agisce contro gli uomini, come un potere indipedente dalla loro volontà, e agisce nel loro inconscio, una statua che gli uomini adorano e che essi sostittuiscono a dio, opponendola a dio, non può che essere una “persona”, che sia macro-organo e opposta a dio: essa è quindi azione di satana. il neoparmenidismo è idolatria della tecnica [perché ne riconoscere il potere assoluto e senza limiti, che vince anche la chiesa, considerata una ideologia], e dietro alla tecnica sta il potere del demone.
9.] la democrazia è il potere dello stato che discende dall’uomo. il libro dell’apocalisse dice che questo potere, il potere dello stato/statua, “sedusse gli abitanti della terra”, ne consegue che il potere della tecnica è indipendente da quello degli uomini, come potere del demone, e agisce nel loro inconscio, ma è anche invocato dagli uomini [il cittadino ha sovranità, e la usa per incrementare il potere della tecnica]:
 
a.] sia gli uomini che il demone necessitano di cristo, cioè della sua salvezza [ma il demone non può più avere la salvezza di cristo: gv 16, 10].
b.] conseguentemente, rifiutata la chiesa, gli uomini erigono la statua di un “altro cristo”, cioè lo stato/statua/anti-cristo/mass-media/grande-fratello, che parla dando voce [“le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicchè quella statua perfino parlasse”: ap 13, 15] al demone. da questo simulacro di cristo, che è l'anti-cristo, il demone spera la propria salvezza. per questo la tecnica deve essere onnipotente, come dio [anzi più di dio/ormai non potendo dio salvare il demone].
 
10.] il sapere neoparmenidista, in quanto evocativo del potere della tecnica, potere impersonale ma inconsciamente personale, e quindi demonico, è un [è il] sapere satanico: severino, parlando del potere assoluto della tecnica, che domina gli uomini, sta parlando del potere di satana. questa è una determinazione scientifica, dimostrata anche con un sillogismo:
 
a.] il potere della tecnica ha un fine ["
accrescere la propria potenza"].
b.] dietro la tecnica non stanno gli uomini.
c.] ma la tecnica è [evidentemente] agita dagli uomini.
d.] quindi è agita dal loro inconscio [l'inconscio è e non è la persona].
e.] avendo un fine, il potere della tecnica è un potere personale e consapevole
["... è la Tecnica ... a servirsi sempre di più degli stati per accrescere la propria potenza"/qui la tecnica agisce come una persona, ma non è gli uomini].
f.] è una persona che agisce nell’inconscio degli uomini ed è ostile agli uomini.
g.] ne consegue che è il potere di un macro-organo personale [= super-stato], opposto agli uomini [e a dio]: cioè, dietro la tecnica, sta il demone, che agisce nell’nconscio degli uomini. il macro-demone è detto satana.

11.] severino negherebbe che il suo sapere sia a carattere demonico, nello stesso modo di freud, che infatti identifica il "mostro" [la tigre o l'insetto, che fa paura al bambino] alla figura del padre, rimuovendo il concetto di demone:

a.] il demone è figura "arcaica" [si usa il tempo per creare distanziamento dal concetto].
b.] ma l'inconscio e la tecnica sono realtà misteriche e oscure.

12.] la razionalità epistemica e il magistero ecclesiale sanno che l'oscurità e il mistero dell'inconscio sono costituiti dalle realtà inferiche.
13.] freud e severino rimuovono questo concetto, perchè la loro azione etica non è cattolica, e per questo essi temono inconsciamente le sue conseguenze morali.