considerazioni su alcuni aspetti della teologia tradizionale e moderna/con riferimento ad alcune determinazioni di psicoanalisi
associata al comportamento religioso e secolarizzato

1.] si è detto che la credenza, e così il simbolismo, hanno un contenuto di verità.  
2.] se quindi la teologia medievale ha interpretato, ad esempio, l’inferno come luogo fisico e come “fuoco” della pena eterna, ciò ha un contenuto di verità.
3.] la negazione da parte della teologia moderna e contemporanea di tale idea ha un contenuto nichilistico. è priva infatti di giustificazione, che non sia mera espressione di paura. non è sufficiente la distanza storica dal passato per dire che un’idea del passato [una concezione medievale] è in errore.
4.] la concezione cosmologica dell’inferno, propria dell’episteme, è soggetta a protocollo omega.
5.] qui si dice che è sufficiente considerare alcuni aspetti della malattia psichica [in particolare la schizofrenia] per capire che l’inferno è luogo fisico.
6.] si pensi alla pena capitale [sedia elettrica, camera a gas, iniezione letale, impiccagione, camere medievali delle torture]: in questo caso la tecnica è usata per creare sofferenza nell’uomo. severino parla di una tecnica che angoscia. tutto ciò è realtà, e viene vissuto nei film: essi sono fantasia, ma le sensazioni che producono hanno un riscontro negli stati di angoscia del sistema nervoso umano, adatti per provarla, per cui esiste ed è reale tale fonte dell’angoscia, anche se inconscia. come sono reali le fobie. l’inferno in senso fisico fa emergere questa angoscia, e l’uomo moderno la censura, negando l’inferno in senso fisico.
7.] tutto ciò è sufficiente per capire che l’inferno è reale e fisico, e l’uomo moderno ha creato una condizione psicoanalitica e psichiatrica di distanziamento dal passato storico per rimuovere/censurare le realtà inferiche, che lo angosciano.
8.] così a scuola l’insegnante insegna l’inferno di dante con queste espressioni: “allora si credeva che …, ma oggi la sensibilità è mutata, e non si pensa più che …”. come si vede, si ha qui un processo di rimozione facendosi leva sull’identificazione [presupposta e quindi senza fondamento speculativo] tra passato storico, simbolismo e errore.
9.] un soggetto psicotico e schizofrenico può sapere invece che le realtà inferiche sono reali. egli ne ha diretta esperienza nella sua malattia psichica, perché, ad esempio, le allucinazioni hanno un contenuto intrinseco di “horror”.
9.] l’uomo secolarizzato ha paura di dio e dell’inferno, per cui rimuove entrambi facendo leva sulle differenze tra passato, presente e futuro, creando il tempo storico [il futuro], e una conseguente mutazione di sensibilità, anche in senso valoriale, finalizzata a giustificarne il peccato senza conseguenze.