distinzione tra protologia, ontologia e cosmologia/distinzione tra metafisica e fisica
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premessa
 
la ricerca epistemica ha prodotto i seguenti risultati rispetto alla metafisica [ontologia], alla teologia e alla cosmologia tradizionali:
 
1.] la distinzione tra essere e dio.
2.] la considerazione della realtà necessaria come realtà che include dio come sua parte [recupero del platonismo], per cui dio non è tutta la necessità.
3.] esistono quindi altre realtà necessarie e eterne insieme a dio, ma esse non sono “parallele”/affiancate a dio [come nel platonismo, che ad esempio affianca le idee e il Bene al demiurgo], bensì sono convergenti su dio, centro [nucleo] dell’essere.
4.] nella considerazione della realtà necessaria [escluso il creato], esiste anche il cosmo [con dio posto nel suo centro], per cui esiste il cosmo eterno aristotelico.
5.] nella considerazione del creato, il cosmo [quello creato] è infinito e costituito di infiniti cosmi, che non sono tra loro copie, ma strutture interconnesse e autonome, sempre finalizzate alla vita. in un cosmo [detto cosmo-focale] dio ha creato l’uomo sulla terra.
6.] l’universo apparente dovrebbe essere una piccola parte del cosmo-focale. per cui nell’ipotesi di episteme costruita, ciò che appare attualmente [l’universo con diametro di quindici o cinquanta miliardi di anni luce] non è tutto il creato, ma parte piccola di esso.
7.] il creato è parte infinitesimale della realtà necessaria e di dio.
8.] a sua volta, dio dovrebbe essere parte infinitesimale della realtà necessaria, e suo centro, come il punto centrale di un piano o, più propriamente, di una sfera [la sfera dell’essere parmenideo].
 
A.] distinzione tra protologia, ontologia e cosmologia
 
1.] all’interno della realtà necessaria, per il suo studio si distinguono tre discipline in relazione ai loro tre oggetti di studio:
 
a.] la protologia studia l’esistenza [l’essere puro e astratto: il principio e la sua strutturazione].
b.] l’ontologia studia l’essere [l’essere come sostanza, a maggiore concretezza rispetto all’essere come esistenza].
c.] la cosmologia studia il cosmo.
 
2.] questa distinzione appare giustificata:
 
a.] alla protologia afferiscono la logica e la matematica, i concetti di identità, differenza, sviluppo e forse divenire.
b.] la cosmologia ha termini propri, che sono realtà concrete, che non possono essere considerate a carattere ontologico, né logico-matematico-astratto [protologico]. esse sono, ad esempio: l’atomo, l’energia, la materia, la massa, lo spazio, il tempo, l’evoluzione, il cosmo stesso, le stelle, i pianeti, le galassie, il corpo umano inteso in senso biologico [organi, cellule, ecc.], la tecnica, l’economia.
c.] all’ontologia afferiscono concetti specifici, che non appartengono tradizionalmente né alla logica-matematica, né alla cosmologia, come ad esempio: l’essere [inteso come sostanza], l’emanazione [concetto introdotto da plotino, sempre distinto dall’evoluzione], l’uno e la diade [concetti introdotti da pitagora e da platone], l’infinito e l’eterno [concetti ontologici omologhi, rispettivamente, allo spazio e al tempo cosmologici], l’iperuranio, l’empireo e il paradiso [concetti ontologici omologhi alla tecnica], lo spirito e l’anima, quindi dio.
 
3.] dio, ente costituito di spirito, appartiene quindi all’essere concreto, per cui la teologia dovrebbe essere parte dell’ontologia.
4.] nell’episteme l’essere in quanto essere, cioè inteso come sostanza, non è [come nell’ontologia tradizionale] un attributo degli enti di cui è costituito il cosmo, ma è sostanza specifica, che precede il cosmo, e ne condiziona la stuttura e i processi [così, ad esempio, l’infinito e l’eterno strutturano, rispettivamente, lo spazio e il tempo/l’emanazione struttura l’evoluzione/lo spirito struttura la materia].
 
B.] distinzione tra metafisica e fisica
 
1.] all’interno della realtà necessaria, la metafisica [relativamente a dio] riunisce la protologia e l’ontologia.
2.] la fisica [relativamente a dio] si identifica alla cosmologia.
3.] il creato è duplicato [copia in senso platonico] della realtà necessaria.
4.] esistono quindi l’essere creato e il cosmo creato, mentre si ritiene che non dovrebbe esistere anche una “esistenza” [l’essere puro e astratto/il principio] creata. il creato sarebbe quindi privo di una sua struttura originaria [su questo punto si introdurrà apposito paragrafo, per le sue conseguenze in ordine alla teoria del male e all’interpretazione epistemica del neoparmenidismo].  
5.] l’ontologia e la cosmologia del creato [= essere contingente] si distinguono quindi dall’ontologia e dalla cosmologia della realtà necessaria [= essere necessario].
6.] poiché all’uomo appare l’universo, studiato dalla fisica [del creato], per “metafisica”, relativamente all’uomo, potrebbe intendersi:
 
a.] sia la metafisica della realtà necessaria e del creato.
b.] sia anche la fisica della realtà necessaria [che all’uomo non appare].
 
7.] è problema se la fisica del creato relativa alla parte del creato cosmologico che non appare all’uomo, secondo il punto 6.] della premessa, per il fatto di essere fisica relativa a realtà non apparente, possa intendersi anch’essa come “metafisica”, secondo il punto 6.] del sottoparagrafo B.].