interpretazione epistemica del film "2012" [2009]
 
1.] l’interpretazione epistemica di questo film è molto semplice e conferma la teoria secondo cui tutte le fantasie [storie fantastiche: fiabe, favole, racconti] ripetono l’unico tema della verità in forma variante. viene rappresentata, nella forma di un sua interpretazione moderna, secondo la cultura del mondo contemporaneo, la fine del mondo così come concepita dalla fede, con la chiesa rappresentata dalle “arche”, che salva un “resto” dell’umanità [quella imbarcata nelle arche, quella che entra cioè nella chiesa, corpo di cristo detto anche “navicella”, cioè arca].
2.] il film ripete alcuni temi del film “segnali dal futuro”, e in parte alcune interpretazioni epistemiche di questo valgono quindi anche per il film 2012 [riferimento a paragrafo PTF259.html_[…]].
3.] alcuni passi biblici essenziali per capire questo film sono i seguenti:
 
a.] mt 24, 37 [“come fu ai giorni di noè, così sarà la venuta del figlio dell’uomo”].
b.] lc 21, 25–26 [“vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte”].
c.] lc 21, 35 [“… come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra”].
 
4.] il film rappresenta la fine del mondo per i dannati [gli abitanti della terra], mentre i salvati sono salvati dalla fine del mondo, perché sono posti [entrano] dentro la chiesa, rappresentata nel film dalle arche, che richiamano l’arca di noè [anche per la presenza delle specie animali]. fondamentale in questa interpretazione è l’uso dello strumento tecnico per la salvezza dell’uomo [le arche/navi tecnologiche]: tale è la chiesa, forma di robot e astronave.
5.] l’esegesi del film si presta ad accogliere alcune concezioni epistemiche sulla fine del mondo:
 
a.] l’umanità si estingue in modo naturale, senza traumi [anche se in ogni momento dio può far cessare il mondo/quindi la concezione dell’evoluzione, così come tradizionalmente considerata, anche allargata dalla biologia al cosmo, è errata].
b.] avviene la risurrezione di tutti gli uomini, reale per i salvati, quasi un sogno per i dannati.
c.] questi non cadono successivamente nell’inferno, ma tornano a vivere sulla terra, con una vita apparentemente normale [nel frattempo i salvati sono ascesi al cielo].
d.] a poco a poco alcuni cambiamenti sulla terra fanno capire a questi uomini [i futuri dannati] che sta avvenendo la fine del mondo [ma forse essi non sanno di essere dannati]. 
e.] qui si realizza il passo biblico in cui gesù parla dell’angoscia degli uomini per la fine.
f.] successivamente avviene la loro caduta. tutto ciò non riguarda i salvati, che dopo il giudizio ascendono al cielo con gli angeli, portati dagli angeli, come avviene nella riproduzione simulata dell’escatologia angelica [gv 1, 51], con le astronavi che portano in cielo gli astronauti, immagine delle anime beate.
 
6.] nel film la terra appare con una nuova “faccia”, una nuova era.
7.] questa nuova era è posta sulla stessa terra.
8.] invece nell’escatologia epistemica la nuova terra [ap 21, 1] sta in un’altra dimensione rispetto alla terra attuale.
9.] non appare corretta l’esegesi tradizionale, secondo cui dio può far cessare il mondo in ogni momento. lo può fare tecnicamente, ma c’è in dio la volontà di rendere stabile la condizione terrena, almeno fino a quando l’umanità è credente, come dice gesù: “quando ritornerò, troverò la fede sulla terra ?”.  dire che per dio lasciare [proteggere] il mondo o farlo cessare è indifferente, o mistero, significa angosciare il credente in ogni momento della sua vita e della storia. dio [utilizzo di metafora] non ha fatto produrre le opere dell’arte [ad esempio, rinascimentale o barocca] per pochi secoli, ma per molti millenni. il credente sa con certezza che dio agisce verso la terra non con volontà oscura e misteriosa, ma con la stessa responsabilità “del comune padre di famiglia”. dio è lontano dall’essere un soggetto oscuro e incomprensibile. non si può prevedere l’azione storica di dio, ma, a posteriori, l’azione storica, guidata da dio, appare razionalmente comprensibile, e non si intravvede in essa, fino ad oggi, un orietamento di dio alla distruzione anticipata del mondo.
10.] appare corretta l’esegesi tradizionale che conduce l’uomo a non accogliere le profezie umane sulla fine del mondo, perché gesù dice di essa che “neppure il figlio” ne conosce il momento [mt 24, 36], per cui neppure l’uomo può conoscerlo. si è constatato che è azione tipica del demone dare valore a date e eventi simbolici per far capire all’uomo che la sua “fine” è prossima, ciò evidentemente allo scopo di creare e trasmettere nell’uomo stati di angoscia, panico e ansia.
11.] senza escludere che il 2012 possa essere una data rivelata da dio per un evento importante, questo evento non è certamente la fine del mondo, secondo le parole di gesù, perché né gesù né l’uomo conoscono il momento della fine del mondo, e dio non lo comunica all’uomo, anche per non angosciarlo.
12.] quando gesù dice di “vegliare”, perché nessuno conosce il momento della “fine”, intende riferirsi alla fine individuale della vita di ciscuna singola persona. è sempre in ogni momento possibile che dio faccia cessare il mondo, ma la sua volontà fondamentale è di conservarlo, almeno fino a quando il bene è nel mondo [mt 24, 15-21]. il bene del mondo è l’amore dell’uomo, sempre possibile, e la possbilità della redenzione dell’uomo.