la concezione epistemica dell’evoluzione sociale
1.] il concetto di evoluzione applicata al cosmo apparente è nichilistico.
2.] esso costituisce un errore nella scienza moderna, dal punto di vista della metafisica epistemica.
3.] si ritiene, secondo questa concezione nichilistica, …
 
a.] che il cosmo sia soggetto ad evoluzione,
b.] che l’uomo sia incluso nel cosmo,
c.] che quindi anche l’uomo sia soggetto ad evoluzione.
 
4.] tramite la metafisica epistemica, che spiega l’essenza dell’evoluzione come processo cosmico orientato alla definizione del corpo di cristo nellarealtà necessaria, è possibile mostrare l’errore nella concezione dell’evoluzione applicata al cosmo apparente, propria della scienza moderna.
5.] l’uomo è piccolo nel cosmo.
6.] ma tutto il cosmo dovrebbe essere incentrato sul corpo, gigantesco, di cristo [un cristo creato, essendo il cosmo apparente di tipo creato].
7.] quindi l’evoluzione cosmica, se non è orientata verso il corpo di cristo, che non appare, è comunque orientata al corpo degli uomini, pur piccoli nel cosmo, essendo l’evoluzione e il cosmo incentrati sulla vita e finalizzati ad essa.
8.] ne consegue che l’evoluzione del cosmo, per quanto il cosmo sia grande rispetto agli uomini, non è un gigantesco meccanismo opprimente e condizionante gli uomini, che li “scavalca” e li “assoggetta” ad essa, ma è, anche se è evoluzione del cosmo, comunque finalizzata alla vita e agli uomini, e cessa una volta perfettamente formati gli uomini dal punto di vista biologico e psicologico.
9.] il problema è che esiste una evoluzione anche di tipo psicologico, e quindi sociologico e istituzionale. proprio per giustificare il regno del male, cioè la civilità della tecnica, gli scienziati parlano dell’evoluzione del cosmo come processo ideologico finalizzato a coinvolgere e guidare l’evoluzione della società umana, che prevede anche l’intervento tecnico dell’uomo sulla sua “evoluzione” [biologica se finalizzata all’immortalità].
10.] l’episteme ha mostrato che questa evoluzione sociale è pseudo-evoluzione [come indicato dalla fede cristiana], ovvero pulsione dell’es a imitare e simulare il regno dei cieli nella civiltà della tecnica [mt 11, 12], ed essendo la tecnica impotente in ordine ai desideri infiniti [paradisiaci] degli uomini, cioè desideri soprannaturali, nel regno del male della tecnica la tecnica è usata come “segno” [semiotica epistemica], quindi linguaggio blasfemo e idolatrico verso e contro dio [contro dio e contro gli uomini]. a causa di questa simulazione, pilotata dall’es, su cui agisce in modo pulsionale il demone, non si può definire l’evoluzione sociale in atto come vera evoluzione e come vero progresso. ma è peccato [ad esempio di idolatria], che ad esempio distrugge inutilmente gli embrioni per una ricerca scientifica utopistica. 
11.] ciò non esclude l’evoluzione cosmica, che però non scavalca l’uomo, e non lo spinge in modo violento, come l’es, ma è per l’uomo, e quindi attende nell’uomo la libera espressione della volontà, per la costruzione, che è vero progresso, della civiltà della amore come regno di dio in terra, in cui la tecnica è per l’uomo e non agisce in modo violento e coercitivo contro l’uomo. 
12.] l’errore dell’evoluzione nella concezione moderna è quindi quello di considerare l’evoluzione come costrizione sociale, mentre questa costrizione [dell’es, su cui agisce il demone] è il male e il peccato, contro l’evoluzione, e la vera evoluzione si ferma, per attendere l’altra evoluzione, che è vera e altra forma di evoluzione, della libertà e della scelta etica dell’uomo, orientate al bene personale, al bene comune e alla salvezza.    
13.] l’evoluzione è un concetto scientifico, e anche metafisico [secondo il kantismo]. ma l’evoluzione, di cui parlano gli scienziati [astronomi e biologici], è un concetto non corretto, ed una ideologia espressione speculativa del male [anche del demone], come il neoparmenidismo, il nichilismo, e ogni filosofia opposta alla fede. infatti:
 
a.] in quanto finalizzata a dio e all’uomo, l’evoluzione non va oltre l’uomo.
b.] l’evoluzione della scienza moderna invece, da contesto cosmico a contesto della terra e della vita, è un processo sempre positivo, sia progressivo che regressivo [in realtà l'evoluzione dovrebbe essere solo progresso], finalizzato a giustificare ogni aspetto della vita dell’uomo e comportamento umano, anche immorale.
c.] quindi, ogni scelta umana, sia orientata al bene che orientata al male, sarà vista come condizionata dall’evoluzione e così giustificata come parte del processo evolutivo.
d.] esiste invece per l’uomo, terminata l'evoluzione biologica, con un uomo mortale, vera evoluzione solo nella santità, la quale è frutto di libera e positiva scelta morale. questo concetto è stato spiegato in precedenti paragrafi anche come tracciatura dell'uomo, solo dell'uomo morale, in dio durante l'evoluzione, attuale, di dio con l'uomo [l'uomo salvato], in una evoluzione parallela alla dimensione terrena. 
 
14.] secondo il punto c.] del punto 13.], è interessante notare il rapporto tra evoluzionismo cosmico-biologico-psicologico-sociale e astrologia:
 
a.] come [secondo il nichilismo] gli astri condizionano [e quindi giustificano] la vita umana,
b.] così l’evoluzione del cosmo [delle galassie e degli astri] condizionerebbe e giustificherebbe la vita biologica, psicologica e morale [come quella immorale e amorale] umana.

in realtà non è l'evoluzione delle stelle che condiziona l'evoluzione della vita terrena, ma una legge generale dell'evoluzione che condiziona sia il cosmo sia la vita. su questo punto occorre soffermarsi su apposito paragrafo, perchè non si è riflettuto sufficientemente sul senso di una legge di natura che, guidando il cosmo e la vita, sta quindi al di là del cosmo [meta-fisica], e questo per la scienza moderna. questo discorso vale anche per la concezione del tempo del fisico smolin: se il tempo guida l'universo, allora il tempo sta al di sopra dell'universo, in posizione meta-fisica.
 
15.] papa ratzinger, quando era cardinale, nel libro “rapporto sulla fede”, ha espresso l’inconciliabilità tra attuale concezione evoluzionistica dell’universo e fede cristiana, laddove la prima si sostituisce alla salvezza, salvezza cristiana che è frutto non di condizionamento evolutivo, ma di libera scelta, di fede e di opere. l’episteme intravede in questa libera decisione l’attuarsi del processo evolutivo, sospeso e quindi condizionato ad essa.
16.] dal punto di vista biologico e psicologico, l’evoluzione umana è terminata, con un uomo mortale e strutturalmente, necessariamente mortale. esiste ora solo l’evoluzione sociale e morale, la prima determinata dalla seconda. questa si orienta liberamente verso la costruzione del regno di dio in terra. la civiltà della tecnica è invece edificata [gn 11, 4] non per libera scelta, ma secondo la pulsione dell’es, a condizionamento demonico, secondo il regno del male, e qui non c’è evoluzione, la quale è sospesa per ogni uomo fino all’adempimento della santità. l’evoluzione non scavalca e non condiziona l’essere umano. essa agisce in lui, nelle sue libere scelte.