critica del concetto di cosmo nella concezione moderna
1.] nella concezione epistemica della realtà apparente, il film “matrix” è corretto.
2.] esso non è corretto nella misura in cui fa uscire l’uomo dalla realtà virtuale per ricollocarlo nella realtà virtuale.
3.] invece la realtà reale è fissa e immodificabile. l’uomo è “cervello nella vasca” secondo putnam, non per paradosso, ma perché questa è la condizione stessa di dio, sfera immobile collocata al centro del cosmo eterno divino.
4.] questo significa che la realtà apparente è realtà virtuale ed è realtà fittizia.
5.] dire che il film “matrx” è corretto non è follia, ma è follia quello che dicono gli scienziati secondo i quali la realtà apparente è vera realtà fisica.
6.] infatti …
 
a.] un bambino che beve il latte nella scodella …
b.] galileo galilei che riproduce la natura in laboratorio …
c.] bacone che afferma che la tecnica trasforma la natura …
 
… tutto questo mostra che la realtà apparente è fittizia, secondo il film “matrix”, ma, meglio, secondo il paradosso di putnam del “cervello nella vasca”.
7.] infatti, la realtà vera e reale non si lascia riprodurre e manipolare.
8.] questa è la follia della tecnica applicata alla scienza.
9.] la realtà delle galassie ha la stessa natura della realtà della cucina dove il bambino muove la scodella, e del laboratorio in cui galileo galilei fa gli esperimenti.
10.] la realtà, se è vera e reale realtà, non consente che l’uomo possa manipolarla, replicarla, muoverla, fare esperimenti in essa, e su di essa, e infine manipolarla per trasformarla.
11.] l’origine della pulsione umana a trasformare la realtà sta nel fatto che l’inconscio umano, condizionato dal demone, vuole vedere il paradiso, e trasforma la terra in cielo.
12.] quindi la manipolazione tecnica della natura, da parte della scienza moderna, è una plusione a base semiotica ed estetica: la tecnica è forma dell’arte, finalizzata a fare apparire il cielo sulla terra.
13.] ciò si rende possibile solo perché e proprio in quanto la realtà acconsente a tale sua trasformazione, in quanto è realtà fittizia, cioè virtuale. e tale sono sia il laboratorio, dove viene riprodotta la [falsa] natura, sia quindi l’universo, che l’uomo non modifica perché non può, ma se potesse lo modificherebbe, e in ciò appare la follia della tecnica: un uomo che, se può, modifica tutto l’universo, e quindi l’universo è falso universo.
14.] questa critica del concetto di cosmo riguarda il cosmo apparente. esiste il cosmo reale e fisico [creato], ma esso non appare.
15.] sono già state esposte le conseguenze epistemologiche di questo fatto: la scienza ha teorizzato la natura e il cosmo, che non appaiono. quindi essa ha lo stesso statuto epistemologico della metafisica e della teologia, che teorizzano l'esistenza di un ente, dio, che non appare. allo stesso modo la scienza, perchè la natura e l'universo, reali e fisici, non appaiono.