dimostrazione scientifica della natura fittizia della realtà apparente [il cosmo apparente come pseudo-realtà]/implicazioni della dimostrazione
in ordine alla concezione dell'universo e dell'evoluzione

 
1.] secondo la metafisica epistemica, tutta la realtà [dalla realtà necessaria alla realtà creata, in ogni luogo, spazio, e tempo], la realtà è come la realtà necessaria:
 
a.] essenziale.
b.] non sovrabbondante.
c.] ogni forma e ente esistenti hanno una giustificazione, ovvero sono legate alla necessità e sono funzionali ad essa, al suo sviluppo.
 
2.] così per il creato.
3.] si osserva ora la realtà apparente:
 
a.] non esiste differenza tra una scodella, in una cucina, e una galassia: essa sono fatte della stessa materia. solo, la galassia è più grande.
b.] come si rompe la scodella, cadendo a terra e frantumandosi, così gli atomi decadono e le galassie collidono.
c.] allora, come una scodella non è funzionale alla necessità, così non lo è una galassia.
d.] la scodella e la galassia sono quindi non essenziali, sovrabbondanti, non funzionali, rispetto alla necessità dell’essere, rispetto alla quale anche è il creato, una volta creato, è funzionale
 
4.] la conseguenza di tale osservazione è la seguente:
 
a.] la realtà apparente [la scodella e la galassia] è detta universo/cosmo apprente.
b.] esso è senz’altro creato.
c.] ma esso non il creato propriamente inteso.
d.] esso non è la natura, la realtà fisica, il cosmo, l’universo, concetti intuiti nell’inconscio degli scienziati, astronomi, cosmologi e fisici.
e.] questa realtà apparente [l’intero cosiddetto “universo”], a causa di quanto detto nel punto d.] del punto 3.], sono non realtà fisica, ma realtà fittizia, falsa, una simulazione della realtà.
 
5.] quindi:
 
a.] è vero il film “matrix”.
b.] è vera la condizione del “cervello nella vasca” di putnam.
c.] è vero che dio, che ha collocato l’uomo in questa realtà fittizia, è come il “genio maligno” di cartesio, e lo “scienziato malvagio” di putnam.
d.] ne consegue che, per l’uomo, adesso, dove si trova, in questo universo, …
 
d1.] non esiste il cosmo.
d2.] non esiste l’evoluzione.
d3.] il cosmo e l’evoluzione esistono, ma esistono in altri luoghi, e gli scienziati hanno prodotto una scienza relativa a una realtà fittizia, ad un gigantesco palcoscenico teatrale, come un artificio, una realtà come un gioco falsato.
 
6.] gli stessi astronomi hanno detto che l’universo sembra come una simulazioneal computer, ma essi non hanno tratto le conseguenze di tale concezione:
 
a.] se esiste la simulazione, esiste l’oggetto simulato [il cosmo reale, in altro luogo].
b.] se esiste la simulazione, esiste il simulatore, che non è lo scienziato di laboratorio, che avrebbe creato l’universo in miniatura o al computer, ma dio creatore, che ha proprio creato la creazione in miniatura e al computer.
 
7.] gli astronomi e i teologi, che parlano di cosmo e di evoluzione, sono come gli uomini nella caverna di platone. questo paragrafo riespone in altro modo il mito della caverna di platone, che era stato abbandonato dalla scienza moderna, ingannatasi col credere nella “natura” come realtà fisica [quella apparente]. se un uomo cammina, e cammina in un appartamento, e varca soglie e porte, recandosi in cucina e in soggiorno, poiché le galassie hanno la stessa natura della terra e della casa, è dimostrato scientificamente che quest’uomo non vive nella realtà vera, perché nessun oggetto, nella realtà vera, può muoversi all’interno di essa, non perché essa sia “immobile” in senso metafisico, ma perché la realtà “vera”, in senso fisico, rapporta tutte le sue parti ad una struttura coerente essenziale, funzionale alla necessità in modo che ogni parte non sia soggetta a manipolazione.
8.] l’uomo ha bisogno per vivere di manipolazione, ma questo solo nella realtà virtuale, e nella dimensione del sogno. per questo questa realtà fittizia, che è l’universo apparente, è realtà virtuale solo per il movimento dell’uomo, e l’uomo non può viaggiare nell’universo, perché è caduto da eden.