proposizioni sull'etica [in relazione alla teoria della necessità]
1.] si è detto che ciò che esiste, esiste perché connesso con la necessità ed è funzionale con la necessità.
2.] gli enti apparenti non sono funzionali alla necessità, ne non per quanto lo sono: essi lo sono come enti casuali [casuali non nell’esistenza, ma nella disposizione, e come tali disposti da dio in modo funzionale all’uomo].
3.] tale non è l’uomo, perché intuisce la necessità.
4.] l’uomo è quindi, una volta creato, funzionale alla necessità.
5.] quella parte, organica, della necessità, a cui è funzionale/connesso l’uomo, è dio.
6.] ma l’uomo non sarà funzionale a dio dopo la morte, se non è stato etico nella vita terrena.
7.] infatti, il dannato, dopo la vita terrena, è proprio la condizione di un ente necessario che, non più funzionale a dio-necessità, viene disconnesso da dio-necessità, e per questo è distrutto.
8.] l’uomo deve rendersi funzionale a dio per dopo la morte: lo fa con l’etica, in quanto dio è attualmente funzionale all’uomo con l’etica [di dio].
9.] il dannato è l’uomo spiritualmente e energeticamente isolato da dio, e quindi a contatto con la fonte senza la mediazione/copertura/protezione di dio, quindi schiacciato e compressso dalla necessità.