rapporto tra religione greca e filosofia greca in relazione al cristianesimo
 
1.] la teoria epistemica della credenza non cristiana come struttura variante del cristianesimo e del cristianesimo come struttura invariante di ogni credenza, ha consentito di definire ogni credenza, anche precedente storicamente la comparsa del cristianesimo, come anticipazione dello stesso e sua riproduzione. l’uomo è infatti a immagine di cristo, e quindi gli schemi mentali dell’uomo conoscono il cristianesimo anche indipendentemente della rivelazione cristiana, che solo li attiva [li illumina]. per cui in teoria un filosofo greco avrebbe potuto formulare il cristianesimo anche indipendentemente dalla rivelazione di gesù cristo. quando ad esempio platone dice che non esiste l’idea iperuranica dell’uomo, è come se dicesse che non esiste cristo. se avesse detto che esiste anche l’dea dell’uomo, avrebbe anticipato il cristianesimo [nella sua forma epistemica, attualmente ipotetica].  
2.] da questo punto di vista, religione greca e filosofia greca sono anticipazione del cristianesimo [come l’induismo, nel concetto di trinità di dio]. [per cui, quindi, non è il cristianesimo ad aver acquisito a posteriori elementi di religioni che lo hanno preceduto. in tutte le credenze e in tutti i pensieri vive sempre la fede cristiana, perché l’uomo ne possiede gli schemi a livello genetico, indipendentemente dalla rivelazione divina. la rivelazione divina non crea la verità, solo la illumina nella mente dell'uomo.]
3.] com’è storicamente evidente …
 
a.] la religione greca [e romana], soprattutto nel concetto di politeismo, anticipa l’aspetto personalistico della fede cristiana, dove gli dei sono le persone trinitarie divine [zeus-padre, apollo-figlio, mercurio-spirito santo]. b.] la filosofia greca, soprattuto nei concetti di logos [il verbo], di demiurgo e di motore immobile, e di uno [plotino], espone il concetto [cristiano] di dio essenza/sostanza, che è impersonale. esso è il corpo unitario di dio, senza auto-coscienza. in esso sono innestate le persone divine, ciascuna con un suo corpo specifico.