determinazioni sulla liturgia
 
1.] nella creazione, la volontà di dio si fa giuridica, intersecandosi la volontà di potenza con la tecnica [la dottrina epistema del diritto è la scienza che unisce la volontà di potenza dell’anima con la tecnica, essendo la potenza canalizzata nella norma di legge].
2.] conseguentemente, anche la volontà dell’uomo deve intersecarsi nella tecnica: ne consegue che l’uomo deve “agire” in senso sacramentale, ad esempio recandosi nel tempio.
3.] questo come obbedienza, la quale è condizione di assimilazione alla condizione creatrice di dio attuale [volontà sacrificale in atto], condizione in cui la volontà [di potenza] di dio si interseca con la tecnica, e così si fa volontà in senso giuridico [ecclesiologia]. l’uomo che, consapevole del senso e del valore della liturgia, non va messa, viene condannato da dio per atto di dissimilazione dall’atto del dio creatore [che è un atto tecnologico, cioè templare, il tempio essendo il vertice telepatico di controllo della tecnica].