generalizzazione del paradigma della paradisizzazione
1.] l’uomo è un essere naturalmente inibito.
2.] le condizioni dell’inibizione naturale dell’uomo, derivanti dall’antropologia cristologica, sono soggette a protocollo omega.
3.] la paradisizzazione è il processo per cui, a causa di vari fattori a carattere psichiatrico [come la nausea per la vita quotidiana, il senso di morte e di nulla, la paura, il riconoscimento, il potere, la pulsione di piacere, ecc.], esclusa l’ottica [inibente] di fede, l’uomo si disinibisce [cioè vive come in paradiso, scambiando la terra col cielo, e censurando la morte], producendo fenomeni quali i seguenti:
 
a.] nudità pubblica [erotismo di massa].
b.] edonismo e consumismo [questo con effetti da pasto totemico].
c.] sfogo dell’aggressività [guerre, crimini, violenza familiare e sociale].
d.] disgregazione delle istituzioni [perché alla paradisizzazione corrisponde anche l’infernalizzazione, per cui …] …
e.] … pena di morte.
f.] competizione e concorrenza.
g.] ateismo e agnosticismo [perché in paradiso c’è dio, il quale è soggetto a censura, per le pulsioni totemiche parricide e fratricide]. quindi modernità [= cielo], secolarizzazione e scristianizzazione.
h.] tecnocrazia applicata alle istituzioni [perché il paradiso è il luogo della tecnica].
i.] tecnicizzazione delle relazioni sociali [come in paradiso, coi social-network].
l.] simulazione dello spirito [con droga, alcool, sesso, musica rock e musica new-age].