definizione del paradigma nichilistico che asseconda la paradisizzazione:
l'associazione tempo-valori
1.] l’uomo dice “non si è più nel medioevo”.
2.] c’è una tendenza psichiatrica nell’uomo, su induzione demonica, a creare lontananza dal passato.
3.] ciò anche origina la storia.
4.] l’effetto tempo-valori è a reciprocità causale:
 
a.] se si dice che “non esiste un motivo per cui non ci si deve sentire come ancora nel medioevo”, si risponde che i valori sono cambiati.
b.] se si dice che “non esiste un motivo per cui i valori di oggi debbano essere diversi dai valori del medioevo” [che sono valori di inibizione e di spiritualità], si risponde che i tempi sono cambiati.
 
5.] il riferimento esegetico del paradigma [nichilistico] tempo-valori è il seguente: dn 7, 25 [“penserà di mutare i tempi e la legge”]. si pensa qui, ad esempio, ai libri di fantascienza, in cui viene cambiato anche il calendario [ad esempio, non più cristiano, ma “galattico”, come in paradiso].
6.] l’uomo comune adotta questo stesso schema: “ieri era così, ma oggi è diverso … i tempi cambiano …”. e si dice: “la chiesa di oggi è medievale …”, per dire che la tradizione non è più adatta al tempo attuale, che muta ed evolve [si crede].
7.] alcuni valori resistono al cambiamento solo perché la disinibizione, essendo l’uomo mortale proprio della dimensione terrena, può produrre alienazione.
8.] il paradigma che asseconda la paradisizzazione [= disinibizione] del comportamento è quindi il seguente: il mutamento del tempo storico muta i valori.
9.] su questo paradigma valgono le seguenti considerazioni:
 
a.] lo schema soprannaturale, su cui si fonda questo paradigma, è che dopo la morte avviene l’ascensione e la paradisizzazione, che quindi vengono anticipate nella dimensione terrena, creandosi il sogno della storia come progresso [ascensione] e cambiamento [paradisizzazione]. l’ascensione al cielo avviene infatti per tappe [“epoche”] e mutamenti nell’anima [transumanismo trascendente], che l’uomo simula oggi, processi che vengono proiettati nella storia [producendosi la storia].
b.] dal punto di vista della dimensione terrena, invece, non muta alcun tempo e non muta alcun valore, com’è dimostrato dal fatto che l’uomo si vestiva nell’antichità, e si veste ancora nella modernità, anche se oggi [ad esempio, nei mass-media] c’è la tendenza alla denudazione, spiegata come progresso.