dimostrazione epistemica: della coerenza
1.] l’uomo vive.
2.] l’uomo è portato a vivere positivamente.
3.] l’uomo è struttura coerente: vive in pace e serentità. [sono state analizzate le condizioni della violenza e della malattia come contatto con il demone, struttura incoerente, implosiva e auto-scissa.]
4.] questa dimostrazione non è detta “della fede”, ma della “coerenza”, perché vale anche per i non credenti.
5.] l’uomo può vivere perché è struttura coerente.
6.] condizione esistenziale perché l’uomo sia tale è l’esistenza di dio [a livello di struttura dell’essere, non di fede cognitiva in dio].
7.] infatti, se dio non esistesse [a meno del demone/se dio non esiste, non esisterebbe neppure il demone, che pure esiste come causa delle implosioni dell’uomo], l’uomo cadrebbe nella follia.
8.] l’uomo vive sereno e in pace perché il suo inconscio sa/percepisce che è protetto da dio, come struttura soggettiva che lo sostiene. questo lo sa l’inconscio dell’uomo.
9.] un trauma [come la perdita di un genitore, o una separazione affettiva, o un cattivo affare] può portare il dubbio nell’uomo in tale fede inconscia, con conseguente esposizione alla struttura implosiva, e conseguenti effetti psichiatrici. in questi soggetti la fede non può più rimanere inconscia, ma deve essere esplicitata.
10.] i credenti, anche a causa dell’educazione iperprotettiva ricevuta, sono delle personalità rese deboli da dio per consentire che in essi la fede possa essere esplicitata in termini teorici [ad esempio, con una fede appresa nel catechismo], e così essere vissuta da credenti all’interno della chiesa. si ritiene che un non credente regga il nulla senza la fede, non perché supportato dal demone, ma perché, come detto, l’esistenza di dio struttura ogni uomo, per cui dio supporta ogni uomo anche indipendentemente dal riconoscimento di fede della sua presenza/esistenza. in questo caso potrà essere un trauma nella vita che ...

a.] o condurrà l’uomo a dio, come esplicitazione del supporto,
b.] oppure lo confermerà nell’ateismo, permanendo il supporto esistenzale di dio implicito.

11.] in sintesi la dimostrazione pone dio come condizione [esplicita nei credenti, implicita  nei non credenti] per la sussistenza dell’uomo, sussistenza intesa come difesa dalla follia, dal non senso, dalla nausea, dal nulla, dal malessere esistenziale, dal nichilismo, dall’egoismo che può essere socialmente disgregante, dall’implosione.