alcune implicazioni dell'impostazione della teologia epistemica
 
1.] solo l’impostazione della teologia epistemica [dio non ha la propria causa in se stesso, ma è causato dall’esistenza] consente di spiegare l’esistenza delle altre realtà eterne che circondano dio nella realtà necessaria.
2.] così, sono eterni dio, la tecnica e il cosmo [eterno secondo aristotele, distinto dal creato], proprio perché la tecnica e il cosmo eterno non derivano da dio, ma tutti dal comune principio, che è l'essere in sè inteso come sostanza.
3.] l’emanazione plotiniana consentirebbe di trarre da dio altre realtà eterne, e così plotino definisce l’essere in modo retorico, confondendo dio e il principio [che è l’esistenza].
4.] tuttavia l’applicazione dello schema di plotino incontra i limiti di questo schema, che sono quelli di una difficile derivazione da un principio di realtà diverse da questo principio: se la tecnica deriva da dio, non si comprende perché dio debba emettere una emanazione. perchè dio emetterebbe la tecnica e il cosmo ?
5.] la tecnica [che è l’inorganico avente la forma dell’organico] deriva da dio, ma per filtraggio ipostatico: il principio [l'essere] determina dio e la tecnica, e trae la tecnica da dio. facendo derivare dio dal principio, come si spiega la trinitarizzazione da dio come conseguenza dell’identificazione di dio con il principio, così si spiega ogni altra finalizzazione a dio di ogni altra realtà eterna e necessaria [la tecnica e il cosmo, incentrati su dio e finalizzati a dio].