definizione del marxismo: l’essenza del conflitto storico tra capitalismo borghese e comunismo-proletariato
/con nota sul nazismo e sul fascismo
 
1.] nell’ambito della filosofia epistemica della storia [che è la disciplina corretta, cioè scientifica, in ordine alla filosofia della storia], eventi come il marxismo, anche storico, il nazismo e il fascismo sono forme speculative attraverso cui la divina provvidenza vuole comunicare all’uomo di oggi un messaggio [che è la loro essenza].
2.] il marxismo non equivale alla rivoluzione del 1789, ma si avvicina ad essa. la rivoluzione del 1789 è quelle del popolo contro una monarchia che è potere del re avente natura pubblica: il re rappresenta lo stato, il territorio, la patria, i popolo, dio. la rivoluzione del 1789 non è solo rivolta dal basso, da parte del basso popolo per le condizione di fame [tasse], è anche la rivolta della borghesia, ovvero della parte del popolo che, estranea alla nobiltà feudataria [legata alla terra], è ricca, è legata all’industria, e quindi sperimenta il concetto dello stato con la tecnica.
3.] il marxismo si scontra contro non il feudalesimo, ma contro il capitalismo, mondo delle macchine, forma della tecnica che asservisce l’uomo alla fabbrica.
4.] la fabbrica è corpo protettivo, lo stato inizia ad avere un corpo apparente.
5.] nella monarchia il re rappresenta il popolo. chi rappresenta il ricco borghese che, appropriandosi dello stato tramite la democrazia, privatizza lo spazio pubblico dello stato ? ora l’economia si separa dallo stato e dal diritto: il cittadino è ora lavoratore, e trova sostentamento non dalla terra del re [già configurazione di preparazione all’anticristo come privatizzazione dello stato a opera del nobile, causa della rivoluzione francese], ma dalla fabbrica del ricco borghese, e lo stato non garantisce più la vita e la sopravvivenza del cittadino. lo stato della monarchia fa apparire il suo corpo, ed è lo stato della plutocrazia. la plutocrazia [giustecnicismo] è la concettualizzazione [apparizione di cristo nella tecnica] della monarchia [positivismo giuridico].
6.] la differenza tra la rivoluzione francese e il marxismo [rivoluzione del proletariato] sta nel fatto che la prima è rivolta verso il re, immagine del padre, e quindi è parricida, la seconda è rivolta contro i borghesi e i ricchi, ma non è fratricida, essendo essi immagine degli angeli, cioè dei demoni, e non dei fratelli. o meglio dei fratelli contro cui sono fratelli anche i comunisti. ma la natura umana si perde. nello spostamento dal simbolo [re-cristo] al concetto [cristo-tecnica], dalla monarchia alla plutocrazia, si ha uno spostamento tra natura umana [popolo-suddito] alla natura angelica, dove ora il fratello viene disumanizzato nella categoria collettiva del lavoratore. il comunista non è un cittadino, ma è un lavoratore. nello scontro tra capitalismo e comunismo si ripete la lotta tra demoni e angeli, disumana perché “angelica” [cioè non umana]. oggi vince il capitalismo e infatti si genere la compenetrazione disumanizzate tra uomo e robot [super-uomo di massa/questione antropologica e transumanismo].     
7.] nell’anticristo, la statua dello stato tecnico assoluto, si proietta e vive il demone. la plutocrazia è il ricco che si appropria dello stato come il re dello stato e del popolo: l’obiettivo è riprodurre la condizione paradisiaca celeste, propria di ciascuna anima, in cui essa viene servita dai robot [che sono i sudditi, servi, schiavi, lavoratori, i robot delle altre anime, e questa gerarchia di cloni-robot svolge simulazioni di scenari storici con infinite combinazioni fantastiche - cinematografia-, di cui gli eventi storici reali sono una selezione scelta, in cui i loro protagonisti, capi di stato e popolo, sono gli “attori”].
8.] il marxismo è quindi una reazione all’anticristo della plutocrazia, che si distingue dalla monarchia per la natura tecnica dello stato che associa al ricco il popolo come suoi cloni-robot personali [per il re essi sono i sudditi, per il ricco essi sono i lavoratori, che marx ha definito proletariato, codificandolo così senza uscire dal gioco delle parti/i lavoratore è un ruolo, non una persona]. in più si vertica lo spostamento dall'uomo all'angelo.
  
nota sul nazismo e sul fascismo   
 
9.] nazismo e fascismo non sono imitazione o riproduzioni della storia della salvezza, ma sue simulazioni dirette, nel senso che la storia non è fatta di copie originali, ma di semplici simulazioni delle forme pure della storia: ebraismo, cristianesimo e islamismo.
10.] il nazismo [si tenta qui di definirne l’essenza] è il popolo eletto [capovolgimento del messianismo ebraico] che deve purificarsi dalle impurità, e lo fa proiettando i demoni negli ebrei [che sono uomini/il nemico è sempre un demone].
11.] la stessa cosa fa dio nella storia, facendola convergere all’ebraismo, e conservando del cristianesimo solo l’apparato tecnico-sacramentale [liturgia e costumi sacri], cioè la chiesa [apparato ecclesiale gerarchico/posizione del problema se si possa definire la chiesa come società perfetta prima della sua unioine all'ebraismo futura].
12.] il fascismo è distinto dal nazismo, perché questo è celeste, e deve purificare la razza daI demoni [come avviene in purgatorio], mentre il primo è terreno, ed è quindi appropriato come anticipazione dello stato-epistemico, insieme al comunismo [rispetto a cui la democrazia è un apparato ausiliario].