analisi della pulsione di morte con implicazioni in ordine alla teoria del male
[quattordicesima teoria del male]
 
1.] secondo freud, la pulsione di morte è dovuta all’azione della materia che [secondo anche platone] tende a riassorbire la vita in se stessa. ne sono prova [in senso simbolico/questo freud forse non lo dice] la forza di gravità, la decomposizione, l’entropia nell’universo con il conseguente decadimento energetico atomico.  
2.] l’uomo, che è vita, si oppone a questa forza negativa, e tende quindi a rigettare contro gli altri uomini tale azione, uccidendoli per non essere ucciso dalla materia.
3.] si rilevano due contraddizioni di tale concezione della pulsione di morte:
 
a.] se la materia tende a riassorbire la vita dentro di sé, la vita non sarebbe mai potuta emergere dalla materia [da sola]/qui si rileva una possibile dimostrazione epistemica: dio è appunto quella forza che fa emergere la vita dalla materia, la quale vita, da sola, rispetto alla materia, non potrebbe emergere da sola [si provvederà in seguito a definire questa nuova dimostrazione].
b.] se la materia riassorbe naturalmente la vita, allora non è possibile che la vita possa desiderare di opporsi a questo riassorbimento, ad esempio con una pulsione di violenza: naturalmente [secondo freud] nasce la vita, e naturalmente la vita dovrebbe ritornare nella materia, senza alcuna [volontà di] opposizione.
 
4.] una ulteriore teoria del male [quattordicesima] nasce da un confronto tra la concezione freudiana della pulsione di morte [e concezione platonica: anche secondo platone la materia oppone resistenza alla propria manipolazione, e questa è secondo platone l’origine del male] e la concezione cristiana della creazione: creato dal nulla [e quindi dall’inferno], il creato tenderebbe a tornare in esso, e l’opposizione a tale ritorno genererebbe nell’uomo [secondo freud, dunque correttamente in senso epistemico] una resistenza a tale riassorbimento [nel nulla/inferno], resistenza che origina la pulsione di violenza umana contro dio e contro gli altri uomini.