esegesi epistemica del passo biblico lc 17, 21
1.] questo passo biblico significa che l’uomo, ogni uomo, è già un essere divino, pieno e fonte di luce, che porta con sè la felicità.
2.] il regno di dio che è presente in terra sta nello spirito che è posto nell’uomo, che scorre nell'uomo. come dice la dottrina cattolica, l'uomo custodisce lo spirito di dio, ed è quindi tempio di dio, sua casa.
3.] questo significa che la terra è luogo di pace e di felicità, e non è quindi una utopia il regno cristiano in terra.
4.] il timore, nella vita, può entrarvi solo tramite il peccato, che è infatti perdita di spirito, o per azione di dio che mette l’uomo alla prova [gb 2, 6].
5.] il passo biblico lc 17, 21 [e qui si osserva quanto limitate siano le filosofie della storia, che trascurano le conseguenze sociologiche della sacra scrittura] non significa che anche i regni degli uomini siano divini e così legittimati: essi sono regni di peccato, come dice il magistero ecclesiale “strutture di peccato”, perchè realizzate e costruite da uomini che commettono peccati.
6.] ma poiché lo spirito sta nell’uomo, l’uomo è figlio di dio, e lo spirito è divino, il destino della storia sta nel regno di dio in terra, cioè nella felicità in terra, intesa come luogo pacifico dell’attesa della felicità in cielo [ultraterrena].