considerazioni sulla vita/con riferimento alla vita artificiale
nota introduttiva
 
questo paragrafo fa uso del principio di identità degli indiscernibili e del principio di non contraddizione.
 
testo
 
1.] la vita, tutta la vita, se è vita intelligente, è a immagine del creatore.
2.] essa deriva dal creatore. vi deriva biologicamente e spiritualmente, ed è ad esso connessa.
3.] ogni individuo a immagine del creatore [uomo o angelo] è specificamente determinato. non esiste una persona, in quanto persona, che sia un clone. per il principio di non contraddizione [e per il principio di identità degli indiscernibili], dio stesso non può clonare una persona [umana o angelica].
4.] ogni persona deriva da dio ed è costruita di dio e in dio. costruzione di tipo spirituale e biologica.
5.] questo significa che non è geneticamente e tecnicamente possibile la costruzione di un essere intelligente, che sia a immagine del creatore, in modo artificiale.
6.] la vita artificiale ha possibilità limitate.
7.] questi limiti non sono etici, ma genetici, perché la vita deriva da dio ed è ontologicamente connessa a dio.
8.] se l’uomo produce una vita artificiale, che interferisce con la vita spontaneamente derivata da dio, questa ultima non può vivere, mentre la prima non può sussistere.
9.] l’uomo con la tecnica non ha il controllo della vita intelligente, che può essere solo uomo o angelo.
10.] dice gesù:
 
a.] non avete il potere di cambiare il colore di un solo capello.
b.] non avete il potere di aggiungere una sola ora alla vostra vita.
 
11.] inoltre la vita è spirito, e l’uomo non ha il controllo dello spirito. dice gesù: “è lo spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla”. questo significa che le forme di vita, non intelligente, che l’uomo può controllare, sono limitate [microorganismi, piante e animali/l’uomo non è un animale]. l’uomo può solo ricavare la vita dalla vita, manipolare la vita, ma non può ricreare artificialmente la vita senza partire da elementi già precostituiti di vita, i quali sonno connessi spontaneamente allo spirito, senza l’intervento dell’uomo.
12.] con la ricerca e la manipolazione genetica l’uomo non può né migliorare la vita, né riprodurla, modificarla o sanarla. l’uomo è a immagine di dio non come ente cosmologicamente isolato da dio, ma come ente ontologicamente connesso a dio. la connessione è esistenziale, ontologica e pneumatologica, e non appare alla rilevazione empirica e tecnica. questa connessione è reale, e l’uomo non può agire su di essa con la tecnica.