considerazioni sulla teologia tradizionale
1.] la teologia tradizionale, sebbene opponga cristianesimo e hegelismo, è una forma di idealismo e di attualismo.
2.] la teologia tradizionale [l’agostinismo è intimismo, mentre il tomismo è sistemismo, per cui essa corrisponde al neotomismo] si presenta come realista [tale è il neotomismo], ma è in realtà idealista nella forma dell’attualismo.
3.] nello schema tripartito, da essa proposto [esistono solo dio, l’uomo e il mondo creato, mentre la ricerca epistemica aggiunge il mondo eterno, di qui il termine schema quadripartito], si ha che dio, senza il creato, cioè prima della creazione, è l’unica realtà esistente nella forma del soggetto e del pensiero, cioè senza il creato esiste solo dio, il soggetto.
4.] con la creazione, per la teologia tradizionale il creato è il solo oggetto esistente, che quindi sta sotto dio, sotto il livello di dio.
5.] ma per non fare in modo che il creato sia una realtà totalmente indipendente da dio, esso viene detto partecipazione all’esistenza di dio [con san tommaso d’aquino], e successivamente il creato viene considerato come pensiero di dio.
6.] questo è l’attualismo, per il quale la realtà [apparente] è il “pensato” del pensiero, definito questo come il “Soggetto trascendentale”, o “Io assoluto” e “universale” [così nella storia della filosofia di abbagnano e fornero], e quindi, in senso hegeliano, come il soggetto assoluto che sta prima della realtà [la quale è l’oggetto che vi dipende]. la differenza con l’attualismo è che per la teologia tradizionale dio è soggetto trascendente la realtà, ma è appunto pensiero, cioè l’Idea eterna esistente prima dell’oggetto [il creato], da essa pensato e con ciò creato.
7.] l’ipotesi di episteme formulata esprime invece correttamente il realismo, per il quale …
 
a.] l’oggetto e il soggetto [dio] stanno sullo stesso piano/livello,
b.] l’oggetto non è solo il creato,
c.] ed è, come realtà necessaria, coeterno a dio.
 
8.] questo oggetto è un oggetto, per dio, come un ente del cosmo è l’oggetto per l’uomo. così, come l’uomo, anche dio si rapporta alla sua “casa” [che è il paradiso, come “regno di dio”].
9.] questo oggetto non è l’Assoluto [cioè l’Essere con la “E” maiuscola], perché nell’episteme formulato “assoluto” è aggettivo riferito solo al soggetto, cioè a dio.
10.] il termine “assoluto” può essere riferito anche all’uomo creaturale, …
 
a.] quando sarà in paradiso, come anima salvata.
b.] già in terra, se adempie alle opere di salvezza.