critica epistemica della democrazia/la monocrazia epistemica
1.] se la sovranità appartiene al popolo, allora la legge è decisa da ogni singolo cittadino.
2.] quindi il singolo cittadino decide la legge e la condotta degli uomini.
3.] ciò esprime una forma di dominio dell’uomo sull’uomo.
4.] quindi la democrazia è espressione di una forma di violenza.
5.] la democrazia non è differente dalla monarchia e dalla dittatura: la differenza sta solo nel fatto che in questo caso il re e il dittatore è ciascun singolo cittadino.
6.] ...

a.] non solo dio proibisce all’uomo il potere temporale, cioè sulla tecnica e sullo stato [gn 3, 22-24],
b.] ma questo potere non è effettivo, cioè l’uomo non lo possiede.

7.] anche per questo la democrazia, forma di dominio e di violenza, è follia perché è volontà impossibile. l’uomo dice di avere una sovranità che in realtà non possiede, e questa stessa condizione, utopica, genera nell’uomo violenza [come dice severino, la violenza origina dalla volontà impossibile].  
8.] in quanto l’uomo non possiede sovranità [non ha potere sulla tecnica, non è potente, non può salvarsi da solo e senza la religione, con la tecnica], la democrazia è un sogno, è utopia, essa non è realizzabile, “non esiste”.
 
la monocrazia epistemica
 
5.] si utilizza il termine di monocrazia e non quello di monarchia per tre ragioni:
 
a.] forse in termini scientificamente corretti la monarchia epistemica deve essere detta monocrazia.
b.] la monarchia è un regime storico ben definito. la monocrazia epistemica è, per le sue forme istituzionali, più vicina a un totalitarismo storico che a una monarchia [la figura del dittatore differisce da quella del re, perché il dittatore, o monocrate, è un funzionario dello stato, e non è l’erede di una dinastia].
c.] la monocrazia è una forma di repubblica [non in senso platonico, anche se realizza la monarchia in senso platonico e dantesco], e non di monarchia.
 
6.] nella monocrazia, il re è un funzionario dello stato, e non un possidente o un ricco. egli è un politico ed un “tecnico”, che è simile al governatore di una banca centrale. quindi il concetto in senso epistemico di monarca [monocrate], anche detto “re”, differisce dal concetto di re inteso in senso storico [cioè di un uomo che usa il potere per fare il proprio interesse privato].
7.] nella monocrazia epistemica il re serve il popolo, nessuno è suddito, ogni cittadino è re, e il re è espressione, emanazione, vicario di ciascun singolo cittadino [come di dio].
8.] il re non fa le leggi, ma “legge” la natura umana e vi adatta le leggi.
9.] quindi si tratta della forma compiuta in senso istituzionale del diritto naturale ["diritto costituzionale naturale"].
10.] in successivo paragrafo si illustrano i pregi [in termini di efficienza legislativa e governativa] del “decisore unico”, il quale decide secondo un’alta competenza scientifica e tecnica, in modo immediato e diretto [mentre nella democrazia la mediazione è frutto di molteplici centri decisionali, i quali giungono a scelte spesso non efficaci, ma conseguenza del “protagonismo” dei decisori, fino all’indecisione, cioè al blocco della decisione, per non scontentare una parte dei governanti, senza che sia fatto l'interesse dei governati].
11.] storicamente …
 
a.] la monarchia è di destra.
b.] la democrazia è di sinistra.
 
12.] in realtà si è dimostrato che anche la democrazia è di destra, perché essa diffonde il potere, violento, tra il popolo.
13.] la monocrazia epistemica costituisce la prima forma storica di “monarchia socialista”, imitata dai totalitarismi storici, di destra e di sinistra.
14.] essa è invece espressione del centrismo democratico. come tale, non esclude la sinistra e la destra, ma è perfetta realizzazione della sinistra e della destra.