studio sulla sequenza decisionale
 
1.] per sequenza_decisionale [è un autoconcetto] si intende la sequenza gerarchizzata delle decisioni che coinvolge diversi soggetti, a livello strutturale, nelle loro formulazioni.
2.] questo concetto è intrinsecamente teologico.
3.] il ponte biologico, nel senso di psicologico, tra dio e l’uomo è dato dall’inconscio dell’uomo.
4.] la sequenza [catena sequenziale gerarchizzata] decisionale tipo è la seguente: dio-padre, dio-figlio, dio-spirito_santo, uomo/angelo [o uomo o angelo], quindi: padre-figlio-spirito_santo-uomo.
5.] questo concetto significa che prima che un uomo prenda una decisione, questa è condizionata dalla volontà di dio, e in questa la volontà del padre condiziona la [sta a monte della] volontà del figlio, e questa e, prima, quella del padre, condizionano la volontà dello spirito santo.
6.] se l'uomo decide primariamente secondo il conscio, la volontà di dio condizionerebbe la volontà dell’uomo nell’inconscio. è cioè difficile [si ipotizza] che la volontà dell’uomo possa essere originariamente indipendente/autonoma, dal punto di vista strutturale, rispetto alla volontà di dio.
7.] nel vangelo si legge: “ancora prima che glielo domandiate, il padre conosce ciò di cui voi avete bisogno” [mt 6, 8: letteralmente, si legge: “il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate”]. in questo senso il bisogno, nel soggetto, sussiste a livello inconscio, e come tale può essere suggerito, oltre che dal proprio corpo, anche da dio.
8.] questa concezione pone alcune problematiche:
 
a.] anche la decisione di commettere un peccato è provocata da dio ? [dato che dio sta a monte di ogni decisione, sia pure a livello inconscio/si legge, nella preghiera cristiana: “e non ci indurre in tentazione”]. [la risposta è negativa se si ipotizza che ogni forma di peccato è sempre una forma di non decisione, essendo il peccato forma di inerzia.]
b.] nella sequenza decisionale a carattere angelico o demonico, in quale punto interviene o interferisce dio ? l’angelo
si innesta nelle decisioni dell’uomo ?
c.] poiché dio sta a monte della decisione umana, qual è la conseguenza per il libero arbitrio, dato [posto] che l’uomo è libero per definizione ? [lo è perché dio è libero e l’uomo è a immagine di dio.]
d.] se il padre precede il figlio nelle decisioni, come nella generazione, il figlio è libero ? [l’uomo è a immagine del figlio, non del padre.] il figlio è libero per definizione, perché è a immagine del padre.
 
9.] il paradigma della sequenza decisionale ha implicazioni anche sotto il profilo giuridico, sociologico, storico:
 
a.] come cristo comanda l’uomo, così lo stato comanda i cittadini. è posto quindi il problema giuridico del senso della libertà democratica [in paradiso dio comanda l’uomo, ma l’uomo è comunque libero per definizione], della sovranità [se lo stato è persona giuridica, a che punto inizia la libertà della sovranità del cittadino rispetto allo stato, e dove si innesta, in questa, la libertà e la volontà dello stato ?/immagine di quella di cristo.]
b.] come cristo comanda l’uomo, così il dittatore comanda i cittadini. sotto il profilo sociologico, il paradigma della sequenza decisionale sta quindi a fondamento della scienza dei totalitarismi storici come forme di imitazione del paradiso, proibito in terra/per cui il totalitarismo terreno è violenza ed è giuridicamente illecito/sono presenti aspetti di totalitarismo anche nella democrazia, per cui anche la democrazia è parzialmente illecita/ad esempio, in quell’aspetto del suo totalitarismo che è la tecnocrazia, accettata oggi dalla democrazia.
c.] sotto il profilo storico, questo paradigma consente di studiare i totalitarismi e la tecnocrazia attuale, nella storia [la tecnocrazia si presenta oggi nella forma della globalizzazione e della civiltà della tecnica].
 
10.] un altro aspetto del paradigma della sequenza decisionale è che esso consente di definire il totalitarismo scientifico in cui si realizza lo stato epistemico nella forma della monocrazia:
 
a.] ogni forma di governo istituzionale è sempre espressione di un totalitarismo.
b.] nella democrazia l’uomo crede di essere sovrano, in realtà i suoi desideri sono dettati dall’inconscio, appunto secondo il paradigma della sequenza.
c.] in questo senso i cittadini sono comandati dall’es, che si proietta nel grande-fratello, simulacro di cristo [= tecnica].
d.] la monocrazia epistemica fa emergere questo inconscio, facendo in modo che questo es appaia nel dittatore [= monocrate], nelle funzioni di un “presidente della repubblica”, che comanda i cittadini come cristo comanda le anime in paradiso.
e.] questa forma di governo si distingue dal totalitarismo nel modo in cui essa si assimila alla democrazia: qui il monocrate non è un uomo “eletto” o “particolare”, ma è vicario di ogni singolo cittadino, che è il re, e quindi il monocrate, governando, consente ai governati di governare se stessi.
f.] è questa una sequenza decisionale particolare, in cui ogni cittadino è dio a se stesso, è genitore a se stesso [circolo della sequenza]:
 
f1.] fonte di sovranità [come dio].
f2.] agente soggetto alla sovranità [come da dio].

11.] il paradigma in esame ha implicazioni anche nelle scienze dell'economia aziendale [gerarchia manageriale e lavorativa], quindi nell'organizzazione del lavoro, nelle scienze militari [gerarchia militare], nell'ecclesiologia [gerarchia sacerdotale], e in ogni altro ambito scientifico riguardante la gerarchia tra gli uomini. viene quindi posta e fondata una gerarchia in ambito politico.