proposizioni sul rapporto tra stato e democrazia/come critica della democrazia
 
1.] su questo paragrafo sarà eseguito uno schema.
2.] si fa riferimento in questo paragrafo alla concezione cartesiana dell’anima come “altro uomo” posto all’interno del corpo dell’uomo, che lo controlla dall’interno.
3.] lo stato è come un corpo.
4.] la politica è come l’anima di questo corpo, che lo controlla dall’interno.
5.] l’anima della politica è costituita dai partiti politici, che sono divisi in destra e sinistra.
6.] assimilando l’anima al cervello [si utilizzano schemi esemplificativi, metaforici e semplificati, che non corrispondono alla teoria epistemica dell’anima, per la quale essa è esterna al corpo], i due partiti della sinistra e della destra possono essere paragonati ai due emisferi cerebrali sinistro e destro. il cervello è assimilabile al parlamento. il corpo è assimilabile alla pubbica amministrazione.
7.] la critica della democrazia è che, come i partiti, questi due emisferi sono in conflitto tra loro, per cui il comando che essi danno al corpo [impulso nervoso], lo stato, risulta contraddittorio, per cui lo stato non può funzionare: la democrazia corrisponde ad un comportamento psicotico, essa è per lo stato assimilabile ad una psicosi nevrotica. il cervello, soggetto a contraddizioni [emisfero sinistro contro emisfero destro e viceversa], dà al corpo [lo stato] segnali contraddittori, contrastanti, incoerenti, per cui il corpo va prima avanti e poi indietro e [utilizzando la metafora] va “a sinistra” e poi “a destra”, come un uomo folle.  
8.] la causa di ciò è complessa da analizzare.
9.] l’uomo è corpo e cervello, ma corrisponde al cervello.
10.] il corpo, lo stato, è costituto da cervello e corpo.
11.] tutti gli uomini sono quindi cervello.
12.] il corpo corrisponde al lavoro operativo, il cervello, la mente, corrisponde alle decisioni; così nello stato.
13.] la sinistra corrisponde al corpo, la destra corrisponde alle decisioni.
14.] ma tutti gli uomini [come detto nel punto 11.]] sono cervello, cioè decisione.
15.] è così quindi che tutti gli uomini nella democrazia vogliono appartenere alla destra, cioè essere decisioni [a cui corrisponde la condizione sociale del ricco], e se molti uomini sono politicamente di sinistra, è perché essi, pur volendo essere ricchi, cioè decisione, devono essere lavoratori, e si uniscono nella sinistra per difendere la propria natura di “cervelli” rispetto al fatto che sono costretti ad essere “corpo” [ma ogni uomo è cervello, ogni uomo è costituito per essere decisione e ricco/così in paradiso].
16.] tutte le decisioni degli uomini convergono al cervello dello stato, il parlamento.
17.] questo avviene nella democrazia, in cui ogni uomo, sia lavoratore che ricco, agisce nel cervello dello stato [il parlamento] in posizione di decisione.
18.] ne consegue che lo stato è guidato da tante decisioni quante sono gli uomini, nessuno dei quali vorrebbe appartenere al corpo.
19.] ciò comporta due implicazioni:
 
a.] da un lato, il corpo [lo stato] ha tante indicazioni direzionali quante sono gli uomini, e quindi agisce con una volontà multiforme, contraddittoria e quindi psicotica.
b.] dall’altro, nessun uomo vuole essere corpo, e quindi lo stato è come un cervello multiforme [psicotico] senza un corpo che funzioni perché nessun uomo vuole essere corpo e lavoratore, ma tutti gli uomini vogliono essere decisori e ricchi [e ciò è corretto, perché, come detto, ogni uomo è costitutivamente cervello].  
 
20.] la conseguenza di questa concezione è che la democrazia, come anima partitica dello stato, non è un sistema di governo adatto per guidare in modo efficace e efficiente lo stato. lo stato in regime democratico non può funzionare.