proposizioni sulla crisi della politica nella storia/con riferimento al materialismo dialettico e al paradigma
 della signoria e servitù
premessa
 
in questo paragrafo il comunismo e il marxismo storici sono identificati al socialismo, con il quale è identificato anche il materialismo dialettico. per materialismo dialettico si intende la rilevanza dell’economia nella storia. la spiegazione di queste definizioni viene chiarita nel contesto dal paragrafo. qui infatti non ci si limita a una analisi storica, ma si coglie l’essenza di questi processi. il paragrafo è un tipo di esempio di teoria epistemica, la quale spiega il naturale tramite il soprannaturale.  
 
testo
 
1.] l’uomo, sia nella monarchia [il re] che nella democrazia [il popolo] ha un potere, definito giuridico e sovranità.
2.] in paradiso questo potere è il controllo della fonte [il “frutto edenico”].
3.] la fonte è proiettata nella terra come ricchezza.
4.] la ricchezza è economica.
5.] quindi l’essenza del potere giuridico, garantito dalla sovranità statale, è il controllo economico della ricchezza. se io ho un diritto, tramite esso devo poter incidere sulla mia condizione economica [reddito e patrimonio].
6.] in via immediata e senza esemplificazione metaforica, avere “sovranità” [“la sovranità appartiene al popolo”: recita l’art.1 della costituzione della repubblica democratica italiana] significa agire sullo stato per ottenere, come coazione [di diritto] ricchezza economica.
7.] per esempio, avere “diritto” non significa, ad esempio, avere diritto di voto, ma significa comandare per legge di avere reddito e patrimonio [questo significa avere potere].
8.] storicamente, invece, il diritto statale dal punto di vista del contenuto primario del diritto, cioè il diritto economico, è stato svuotato: il cittadino ha, ad esempio, diritto di voto, ma con questo potere [= sovranità] egli non riesce ad incidere sui rapporti economici.
9.] ciò che determina la ricchezza del cittadino sono [non secondo il diritto, ma secondo la sociologia] le relazioni di asimmetria come potere economico tra i contraenti nel mercato [imprenditore, lavoratore, consumatore]: è il mercato e non lo stato che determina la condizione economica dell’uomo.
10.] la teoria per la quale dovrebbe invece essere lo stato, secondo l’essenza [e la giustizia] del potere giuridico, a determinare la condizione economica dei cittadini, prende il nome di materialismo dialettico, socialismo, comunismo e marxismo. il liberalismo e il liberismo non sono contenuti positivi: essi solo significano che il potere giuridico [= diritto economico] deve essere svuotato: essi significano che l'economia viene separata dal diritto, e il diritto così non protegge più l'uomo [dalla povertà]. la ricerca epistemica cerca le ragioni storiche di questa separazione, che svuota di senso il diritto e determina la crisi della politica [che diviene pure giustificazione del destino economico, e non incidenza su di esso].
11.] si definisce scientificamente il materialismo dialettico [che è acquisito dalla ricerca epistemica come paradigma corretto] …
 
a.] la teoria secondo cui il contenuto primario del potere giuridico sovrano è economico.
b.] la teoria secondo cui il contenuto della tecnica, per l’uomo, ha una natura primariamente economica [questo perché la tecnica è tecnologia calata sul corpo dell’uomo, quindi per i bisogni di questo corpo][questa teoria consente di superare il neoparmenidismo, che non coglie l’essenza del capitalismo. per il neoparmenidismo il capitalismo è una ideologia, tra le altre – il neoparmenidismo non coglie l’essenza delle ideologie, per il quale essere sono tutti errori senza forma -, destinata ad essere superata e usata dalla tecnica. invece il capitalismo è forma della tecnica, calata sull’uomo. l’essenza del comunismo è che questa tecnica, calata sul corpo dell’uomo come capitalismo, serve a ogni uomo, e non solo a un solo uomo, cioè al ricco/il comunismo è il capitalismo, che è la scienza della ricchezza, per tutti gli uomini].
 
12.] la crisi della politica nella storia consiste nel fatto che ai diritti politici sono stati tolti i diritti economici, diritti economici che non sono mai stati definiti, perché il destino economico dell’uomo è stato affidato ai rapporti sociali di forza, finalizzati alla riproduzione del paradiso [= paradiso, purgatorio, inferno] in terra. ciò perché nell’uomo_ricco potesse riprodursi la condizione dell’anima_beata, perché l’uomo, come ricco, e sono come tale, possa sentirsi salvato [secondo il calvisimo].  
13.] perché storicamente al diritto è stata sottratta la sua essenza di potere economico ? la spiegazione riguarda l’inconscio dell’uomo.
14.] esistono due fattori che spiegano la separazione dell’economia dal diritto [diritto che viene privato storicamente di effetti economici: io agisco sullo stato per essere ricco, e lo stato non mi consente di farlo, obbligandomi a divenire ricco sono tramite il mercato]:
 
a.] un fattore eticamente positivo.
b.] un fattore eticamente negativo.
 
fattore eticamente positivo [punto a.] del punto 14.]]
 
15.] in paradiso l’uomo usa il potere per comandare dio per i suoi sogni. nei sogni, in cui l’anima_beata vive [oltre che nella contemplazione di dio], l’uomo è “re”. questa condizione, imitazione di cristo, è stata proiettata nelle monarchie terrene e nelle democrazia, come potere, rispettivamente, del re e del cittadino [che è anche lui re]. in paradiso quindi il potere serve per essere ricchi, per comandare le forme della ricchezza.  
16.] ma sulla terra ciò non è possibile. perché sulla terra gli uomini, fruttando i propri talenti, determinano con le opere il loro grado di adattamento al paradiso come vicinanza a dio [= grado della ricchezza = beatitudine], grado giudicato secondo le opere nel giudizio universale.  
17.] per questo l’uomo storicamente non può comandare la propria ricchezza con il potere giuridico dello stato, ricchezza che [come ha intuito il calvinismo] è proiettata come opere per il paradiso [= merito].  
18.] essere ricchi in terra significa essere santi in paradiso [proiettivamente].
19.] ciò giustifica la meritocrazia, di cui sono posti qui i fondamenti epistemici. ogni uomo deve poter essere giudicato in base al merito, che viene premiato secondo un grado di ricchezza.
 
fattore eticamente negativo [punto b.] del punto 14.]]
 
20.] ogni uomo ha dentro di sé una predestinazione al paradiso e una predeterminazione all’inferno [teoria epistemica della doppia predestinazione in ogni uomo].
21.] l’uomo si separa dalla propria predestinazione negativa proiettandola sul proprio prossimo.
22.] quindi l’uomo si arricchisce per sentirsi salvato in paradiso, e rende povero il proprio prossimo per destinarlo all’inferno al proprio posto [autoseparazione di sé dalla propria autopredestinazione negativa].  
23.] esisterebbe una predestinazione anche al purgatorio.
24.] il ricco, in quanto uomo, ha queste tre predestinazioni:
 
a.] con la prima vive nella ricchezza.
b.] separandosi dalla predestinazione al purgatorio, l’uomo ricco pone alcuni uomini [classe media] nella condizione lavorativa.
c.] separandosi dalla predestinazione all’inferno, l’uomo ricco e la classe media pongono alcuni uomini nella condizione della fame.
 
25.] nell’uomo ricco traspare quindi, in terra, la bellezza e la potenza dell’anima_beata salvata. la ricchezza è una simulazione del paradiso.
26.] l'accumulazione della ricchezza [del capitale] è proiezione dell'accumulazione fontale [della fonte energetico-spirituale: il frutto edenico], dove questa accumulazione dipende solo dalle opere.

il paradigma della signoria e servitù

27.] il paradigma hegeliano della signoria e servitù va oltre il marxismo.
28.] mentre marx denuncia lo sfruttamento del proletariato da parte della borghesia, questo paradigma mette in luce la complicità [nella realtà società contemporanea] tra classe media [= proletariato] e classe dirigente [= borghesia].]
29.] la signoria è il ricco, la servità è il popolo.
30.] questa complicità consiste nei seguenti fattori:

a.] ciascun cittadino del popolo [servitù] vede il proprio ideale  [essere ricco = anima beata] realizzato nel ricco, con cui si identifica.
b.] quindi accetta il dominio da parte del ricco.
c.] il ricco si identifica alla tecnica, suo corpo [la statua del grande fratello = la tecnica].
d.] il popolo vive all'interno della statua della tecnica [= stato/il mercato è l'eden] come all'interno
del corpo di cristo.
e.] così sia la signoria che la servitù simulano la salvezza cristiana data dall'eucaristia,  attingendo al corpo della tecnica come al corpo di cristo:

e1.] la signoria esternamente alla tecnica, che è il suo corpo.
e2.] la servitù internamente alla tecnica, protetta da essa come da cristo [tecnica = simulazione della chiesa].

31.] la complicità tra signoria e servitù consiste anche nel fatto riportato nel punto c.] del punto 24.]: anche la classe media separa se stessa dalla propria predestinazione infernale, proiettandola nella parte della servitù più povera. questo significa che mentre marx considera il proletariato come una classe sociale unitaria, in realtà la classe media è divisa in se stessa, costituita da uomini in competizione e in lotta tra loro per la sopravvvivenza.