considerazioni su un paradosso della ragione/con posizione speculativa del concetto di essenzialità
della fede/elementi di teodicea

1.] la ragione moderna viene considerata dalla teologia tradizionale come “ipertrofica”, perché tenderebbe a spiegare tutto senza la fede.
2.] ma una ragione che spiega tutto senza la fede è in realtà una ragione 
ipotrofica.
3.] infatti, la fede non si aggiunge alla ragione moderna, che, senza la fede, non è “troppa ragione”, ma è [come dice Papa Benedetto XVI] ragione insufficiente [
poca ragione].
4.] il paradosso è questo: la ragione ipertrofica è in realtà ragione ipotrofica.
5.] la ragione completa è l’episteme.
6.] l’episteme, che spiega tutto anche senza la fede spiegando le determinanti della fede secondo ragione, non può mai però escludere la fede, perché la fede, esaurita la sua funzione speculativa, rimane come fattore determinante [condizionante] la volontà salvifica di dio.
7.] infatti, l’uomo tutto può conoscere tramite la ragione [anche il significato dei dogmi e le verità di fede], tranne l’orientamento della volontà di dio riguardo la sua decisione di salvare un singolo uomo. per questo la ragione umana, ancorchè illuminata dallo spirito santo, rimane insufficiente.
8.] l'idea dell'ipertrofia della ragione moderna nasce da questo presupposto:

a.] l'uomo che evolve e che incide sulla propria evoluzione con la tecnica [idea questa paradossale e "folle"] non può credere in dio e nell'immortalità della propria anima.
b.] ciò secondo quanto ha detto Papa Benedetto XVI nel libro "rapporto sulla fede": la salvezza viene considerata il prodotto [inerziale] dell'evoluzione o [intenzionale ma non sacramentale] della tecnica.
c.] l'evoluzione e l'intervento della tecnica su di essa esistono realmente, e avvengono nell'al di là, adesso e nell'apocatastasi.
d.] il nichilismo anticipa questi processi nell'al di qua.
e.] la storia diventa pre_apocatastasi e simul_apocatastasi.
f.] quindi dio e la vita eterna prospettati dal cristianesimo non possono esistere, perchè sono enti anticipati nella dimensione terrena, in cui viene proiettata la dimensione ultraterrena, che viene appropriata dalla prima [mt 11, 12]:

f1.] dio come ente creato dall'uomo, apparente nella tecnica = grande_fratello.
f2.] l'evoluzione apocatastica come progresso terreno, le cui tappe sono la storia [la storia è appropriazione del paradiso anche nelle guerre e nelle violenza, che fanno parte del progresso, perchè il paradiso celeste include l'inferno].
f3.] la tecnica apocatastica, di cui l'uomo ha il controllo nella liturgia, viene proiettata nella tecnolgia e nell'economia.