considerazioni sulla cultura dell'aborto e dell'eutanasia sotto il profilo psicoanalitico
 
1.] l’aborto può essere psicoanaliticamente inteso come uccisione, da parte della madre, del sé proiettato nel feto, in modo da poterlo proteggere dalla vita.
2.] si uccide il figlio per evitare al figlio l’angoscia per la vita vissuta dalla madre, e proiettata sul futuro del figlio.
3.] se la madre non è stata amata da sua madre, la madre inoltre uccide se stessa nel figlio come proiezione dell’uccisione di sé effettuata dalla propria madre.
4.] i genitori tendono a espellere da sé i propri figli al di là del processo di autonomia. l’eutanasia è il modo con cui i figli si vendicano sui propri genitori per questa espulsione affettiva anticipata e esagerata.
5.] una corretta educazione dei figli li rende autonomi, ma senza mai espellerli in senso affettivo. se i genitori amano i figli adeguatamente [massimamente = cristianamente], i figli non vorrebbero mai l’eutanasia per i propri genitori.
6.] sia l’aborto che l’eutanasia nascerebbero da una carenza affettiva vissuta nell’età dell’infanzia e dell’adolescenza.
7.] l’amore dei genitori è sempre imperfetto e limitato. il figlio, divenuto adulto, sostituisce l’amore dei suoi genitori con l’amore di dio e di cristo-gesù, e si sente amato da dio infinitamente, in una misura superiore all’amore dei propri genitori, secondo lo stesso tipo di amore dei propri genitori.