sintesi del concetto fondamentale della sacra scrittura
1.] nell’antico testamento dio è considerato come padre, ma è un dio ancora indifferenziato.
2.] nel nuovo testamento viene data la struttura interna di dio. prescindendo dallo spirito santo, dio è padre e figlio, quindi corrisponde alla struttura edipica dell’uomo [odio per il padre], portandosi alla luce il male nell’uomo e l’essenza del peccato [sostituzione totemica dell’uomo a dio].
3.] gesù dice: “il padre mi ama, perché faccio sempre le cose a lui gradite” [gv 8, 29: passo adattato].
4.] l’uomo può essere salvato se si assimila a cristo [= matrice dell’uomo]: come cristo è in fase-creatrice-sacrificale [“io e il padre operiamo”], così l’uomo deve sacrificarsi con le opere, e come cristo per essere in questa fase si è separato dal padre e da se stesso [= alienazione/alienazione secondo la sinistra hegeliana, cioè alienazione psichiatrica], così l’uomo, per sacrificarsi, deve “digiunare” [cioè mortificarsi, privarsi del piacere].
5.] ciò che dio chiede all’uomo è di portare “frutto”.
6.] è in errore – si ipotizza - la teologia tradizionale [= nichilismo teologico] quando afferma che l’uomo non può arricchire dio. la condizione dell’uomo che non arricchisce dio è quella dell’uomo della parabola dei talenti che restituisce a dio il talento ricevuto da dio senza portare frutto. a quest’uomo dio chiedeva l’“interesse”: questo “interesse” [frutto ricavato sui talenti] arricchisce dio. che dio possa essere arricchito dall'uomo è dimostrato dal seguente passo biblico: "mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso" [mt 25, 26]: dio quindi si arricchisce del lavoro dell'uomo.
7.] quando dio dice agli uomini che portano frutto che essi sono “servi inutili” che hanno fatto solo il loro “dovere”, intende dire che l’uomo non deve “esaltarsi” per il fatto di avere arricchito dio [“chi si esalta sarà umiliato”].
8.] l’uomo arricchisce dio con opere di sacrificio. se l’uomo non potesse potenzialmente arricchire dio, dio non lo avrebbe creato. dio è infatti un essere/calcolatore razionale, che non fatica [= il “lavoro” della creazione] se non per trarre vantaggio. dio non ha creato l'uomo per "amore" o per "altruismo". anche quando dio perdona il peccatore, lo fa non gratuitamente, ma perché da questo perdono dio sa di trarre, o di poter trarre, un vantaggio.
9.] dio è egoista.
10.] dall'egoismo di dio nasce l'obbligo per l'uomo dell'altruismo verso gli altri uomini.
11.] dio infatti, pur facendo preferenze tra i suoi figli, li ama tutti, e ogni uomo deve portare frutto.
12.] dio quindi condanna quei sistemi sociali di ingiustizia, che impediscono agli uomini di lavorare e portare frutto.
13.] gli uomini sono figli di dio:

a.] come i genitori verso i loro figli, dio può avere preferenze per alcuni uomini.
b.] ma come un genitore verso i suoi figli, dio non accetta che ci siano divisioni tra gli uomini.
c.] come un genitore verso i suoi figli, dio accetta che alcuni siano migliori nel lavoro, ma non accetta che altri siano umiliati nel lavoro.
d.] nè accetta che alcuni uomini facciano violenza o uccidano altri uomini.
e.] dio quindi non legittima le divisioni tra gli uomini e i sistemi istituzionali-economici che le determinano.