considerazioni sul lavoro
1.] il lavoro ha senso se sviluppa le potenzialità dell’uomo e se porta un contributo alla società.
2.] il lavoro svolto dalle macchine presenta una contraddizione:
 
a.] da un lato toglie senso al contributo sociale del lavoro umano, perché questo lavoro può essere svolto senza fatica dalla macchina.
b.] dall’altro lato la sostituzione della macchina al lavoratore impedisce all’uomo di sviluppare le proprie potenzialità, lavorando la macchina al posto dell’uomo.
 
3.] se si sostituisce al lavoro industriale [seriale] della macchina il lavoro artigianale dell’uomo, l’uomo sviluppa le proprie potenzialità, ma sorge il problema del fatto che la società [paradossalmente] può rifiutare questa sostituzione, con la conseguenza che tutta la società non lavora.
4.] secondo il vangelo, l’uomo deve fruttare i propri talenti: il lavoro quindi ha una valenza individuale prima che sociale: da ciò il primato del lavoro artigianale umano sul lavoro industriale della macchina.
5.] metaforicamente, si può dire che in una società ispirata ai valori del vangelo l’uomo …
 
a.] deve essere pagato per lavorare,
b.] e non deve lavorare per essere pagato.
 
6.] cioè il lavoro è un fine, non è uno strumento per ottenere un reddito. il lavoro è un fine perché è sul frutto del talento che l’uomo viene selezionato [= giudicato] da dio.
7.] la società cristiana è una società di super-uomini: essi lavorano per esprimere le proprie potenzialità.
8.] la presenza delle macchine è la presenza di una istanza che si sostituisce al lavoro dell’uomo, perché il lavoro è inteso come strumento per sopravvivere: se si ottiene un altro strumento per sopravvivere [la macchina], cessa il senso [inteso come strumentale] del lavoro.
9.] come giustificare il lavoro umano, se si può vivere senza faticare con il lavoro delle macchine ? nella società cristiana non viene meno il lavoro svolto dalle macchine. l’uomo sviluppa i suoi talenti non nei lavori produttivi [affidati alle macchine], ma nello studio, nella cultura, nell’arte, nella scienza e nella ricerca tecnologica.
10.] si osserva che l’industria del lusso [quella più preziosa] è di tipo artigianale. ciò dimostra che non sempre la sostituzione delle macchine al lavoro umano porta vantaggi. il prodotto che incorpora il lavoro manuale dell’uomo viene considerato più prezioso del prodotto che incorpora il lavoro delle macchine. questa considerazione può essere estesa alla società di massa.
 
nota
 
da questo paragrafo sono state escluse le considerazioni sulla storicità [= necessità] sociale dell’attuale divisione del lavoro. si tratta di considerazioni astratte sul senso del lavoro umano in una ipotetica società cristiana, in cui il lavoro delle macchine non può comportare/giustificare, evangelicamente, una “pigrizia” lavorativa dell’uomo.