proposizioni su una possibile critica allo schema quadripartito
 
1.] lo schema quadripartito, prevedendo che la realtà è costituita da mondo eterno, dio, mondo creato e uomo [quattro termini della realtà], pone dio all’interno della realtà necessaria.
2.] una possibile critica a questo schema è che in questo modo dio, stando dentro la realtà necessaria, viene da esso in qualche modo limitato, e non è più onnipotente.
3.] la risposta a questa critica è che dio è sì onnipotente, ma entro certi limiti che anche la teologia tradizionale, fondata sullo schema tripartito [dio, mondo creato, uomo], contempla.
4.] infatti esiste tutto un insieme di cose che dio anche secondo la teologia tradizionale non può fare:
 
a.] annullare se stesso.
b.] negare la propria verità.
c.] contraddirsi.
d.] annullare una delle persone trinitarie, cioè negare la propria natura trinitaria.
e.] negare la creazione o la sua esistenza dopo averla creata [non può farlo in relazione al senso della propria volontà].
f.] procedere contro la salvezza dell’uomo pur volendo la salvezza dell’uomo [quindi, ancora, contraddirsi].
g.] dio non può creare senza “faticare” [il “lavoro” di dio nel libro della genesi].
h.] gesù non può salvare senza sacrificarsi.
[i.] essenzialmente, dio non può essere oggetto dell'assurdo o cadere nell'assurdo e nel paradosso.]
 
5.] come si osserva, ci sono limiti evidenti all’azione di dio e alla sua natura.
6.] questi limiti si comprendono se si colloca dio all’interno della necessità, che ne vincola la natura e l’azione, entro certi limiti.
7.] oltre questi limiti dio è onnipotente.
8.] la ricerca epistemica sa che dio è onnipotente, perché lo è per definizione, e all’interno dei vincoli posti a dio dalla necessità, ricerca il senso dell'onnipotenza di dio.
 
nota
 
di questi limiti c’è anche una prova a carattere esegetico, laddove gesù, che, in quanto dio, dovrebbe essere onnisciente, dice che il tempo della fine del mondo nessuno lo conosce, “neppure il Figlio” [mt 24, 36], ma solo dio padre.