definizione dello schema quadripartito
1.] si definisce qui lo schema quadripartito, adottato dall’episteme, in relazione allo schema tripartito della teologia classica.
2.] lo schema tripartito viene anche considerato nella cosmologia contemporanea, quando essa fa riferimento alla teologia.
3.] lo schema tripartito suddivide la realtà in:
 
a.] dio,
b.] mondo
c.] e uomo.
 
il mondo è il creato. [schema tripartito: tre elementi.]
4.] lo schema quadripartito suddivide la realtà in:
 
a.] mondo eterno,
b.] dio,
c.] mondo creato
d.] e uomo.
 
[schema quadripartito: quattro elementi].
5.] lo schema quadripartito appartiene ad esempio a platone, con la distinzione tra uno e demiurgo, e tra idee e demiurgo [dio]. in aristotele e in plotino dovrebbe essere già presente lo schema tripartito [stando, in entrambi, il mondo “sotto” dio], quindi questo non viene introdotto dalla teologia medievale.
6.] un esempio di come la teologia medievale passa dallo schema quadripartito allo schema tripartito sta in s. agostino, in relazione al platonismo, quando egli interpreta le idee [che in platone sono esterne al demiurgo e, con l’uno, anche “sopra” dio] come le idee della mente di dio, e quindi interne ad essa, cioè a dio. lo schema tripartito “assorbe” all’interno di dio tutta la realtà eterna e necessaria non creata.
7.] il significato dello schema quadripartito adottato dall’episteme sta nella distinzione tra dio [parte della necessità/parte centrale della necessità] e la necessità, cioè tra dio e l’esistenza in sé astratta, essendo:
 
a.] l’esistenza [detta principio] massima semplicità e astrazione.
b.] dio massima complessità e concretezza.
 
8.] così l’episteme pone il fondamento di dio esternamente a dio, per fondare dio e porre le premesse per la dimostrazione scientifica della sua esistenza, data dalle determinazioni necessarie della necessità dell’essere. in quanto esse sono necessarie, dio esiste necessariamente [non così la creazione].