determinazioni sul concetto di evoluzione
1.] l’uomo evoca il concetto di evoluzione.
2.] appare evidente che per l’uomo e nella storia l’evoluzione esiste e non esiste:
 
a.] esiste come convergenza alla perfezione dell’uomo.
b.] non esiste perché in questa convergenza sono possibili regressioni [basti pensare ai prodotti industriali: accade spesso come un nuovo prodotto sia peggiore del precedente].
c.] è sufficiente anche una sola regressione nella storia perché non si possa parlare di evoluzione ipostatica [cioè reale, perfetta].
 
3.] è in atto con la creazione dell’uomo la mutazione genetica della natura di dio, che sta rigenerando se stesso [in una parte infinitesimale di se stesso] con l’uomo per divenire dio-con-l’uomo.
4.] questa mutazione avviene con l’uomo che attinge ai sacramenti, o che comunque è uomo di buona volontà. [l’uomo per il quale non avviene la mutazione genetica divina viene dannato.]
5.] per questo l’uomo parla di evoluzione e di clonazione: non perché nella dimensione terrena ci sia l’evoluzione e non perché la clonazione sia tecnicamente possibile [non lo è]. ma perché l’evoluzione di dio con l’uomo sta avvenendo, in paradiso, e da questa evoluzione [di dio] dipende la salvezza ultraterrena dell’uomo. per questo l’uomo evoca l’evoluzione. essa è salvezza, una salvezza non appropriabile da parte dell’uomo.
6.] il tentativo di manipolare l’evoluzione [che non c’è nella dimensione terrena] con la tecnica è proiezione inconscia della manipolazione tecnica che dio attua su se stesso per la salvezza dell’uomo [che avviene nella dimensione non apparente, dove sta la liturgia celeste].
7.] la clonazione di dio con l’uomo è un aspetto di questa evoluzione divina sacramentale. sacramento significa tecnica.