SECONDA DIMOSTRAZIONE

L’ipotesi che supporta questa dimostrazione è che, se il pensiero serve per pensare la realtà, allora esso la rispecchia. Ad ogni idea della mente (per idea si intende una porzione organica della mente corrispondente a un concetto o a un nome, e questi sono gli “specchi” organici delle cose esterne cui si riferiscono) corrisponde quindi una cosa, di cui essa è lo specchio. Poiché Dio è un’idea della mente, deve esistere la cosa ad essa corrispondente, fuori dall’idea (mente umana) di Dio: Dio come cosa esterna, cioè come realtà. Certo, c’è anche l’idea fantastica. Ma anche all’idea fantastica corrisponde sempre una realtà. A questa obiezione si risponde qui (concetto di invarianza) e nella settima dimostrazione (concetto di intenzione). Qui si osserva che anche la fantasia rispecchia la realtà. Le categorie della fantasia corrispondono al soprannaturale. Il soprannaturale è l’idea invariante rispetto a tutte le categorie della fantasia. Quest’ultima è un’“esagerazione” della realtà. Ora, questa “esagerazione” non esiste con questa o quella forma della fantasia o favola, ma esiste come sua categoria invariante. Ad esempio, l’“isola del tesoro” non esiste in se stessa, ma esiste come sua categoria invariante, cioè in quanto “Paradiso”, struttura invariante di ogni “isola del tesoro”. E il “Paradiso” esiste nel soprannaturale, fonte di ogni fantasia positiva. Quindi l’idea di Dio, da un lato origina le fantasie religiose (tutte le religioni della storia, ad esclusione delle tre religioni storiche: cristianesimo, ebraismo e islamismo), dall’altro lato essa, come struttura invariante di tutte le fantasie su Dio, corrisponde all’idea che rispecchia la realtà del soprannaturale: il vero Dio. Il cristianesimo è quindi la struttura invariante di tutte le fantasie religiose, ed esso è, in quanto tale, l’unica religione vera, cioè quella religione le cui idee rispecchiano la realtà (e la varianza di queste idee produce le fantasie religiose). Quindi, anche le fantasie sono, in un certo senso, verità. “Pinocchio”-bambino non esiste, ma il bambino esiste. “Zeus”-Dio non esiste, ma Dio esiste. Le fantasie e le favole sono varianti della realtà, la quale (se esse sono fantastiche) è il soprannaturale. Ciò significa che il pensiero rispecchia sempre la realtà, per cui l’idea di Dio rispecchia la realtà (l’esistenza) di Dio.