psicologia triangolare
 
La psicologia triangolare è la branca della psicologia e della psicoterapia che, studiando le interazioni tra il soggetto e gli altri individui, analizza in modo in cui il soggetto è sottoposto a modificazione del proprio comportamento e della propria (auto)consapevolezza. Questa disciplina nasce come parte della teologia, perché si sostiene che il rapporto tra l’uomo e Dio, se questo è supposto esistente e personale, modifica, anche in profondità, la concezione che l’uomo ha di sé stesso, nel suo rapporto con gli altri e con il mondo. Si sostiene inoltre che questa modificazione del soggetto, in relazione con Dio, ha profondi risvolti psicologici, e senza questo rapporto l’uomo non potrebbe giungere a una autentica consapevolezza di se stesso. Ciò è anche paradossale, perché la psicologia triangolare (che, cioè, triangola il soggetto “su Dio”, nel suo rapporto col mondo e la società), è scientificamente legittima, nei suoi presupposti e nelle sue implicazioni, solo se Dio esiste, ma il fatto che Dio esista non è oggetto di scienza esatta, bensì è una pura ipotesi teorica, come conseguenza, soggettiva, dell’atto di fede. In base alla psicologia triangolare, l’uomo è modificato nella sua soggettività e nel suo comportamento in rapporto al numero delle persone con cui si relaziona in un dato momento: da uno a due a tre; agli amici o a un gruppo di estranei; 100 persone, una folla, una massa; una intera popolazione di individui; in base all’appartenenza a un popolo, con i conseguenti risvolti identitari, ideologici e simbolici.

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dato5-30.12.2015
contenuto del 30 dicembre 2015 (introduzione del dato: ore 14:30)

classificazione sistemica: psicologia epistemica/teologia epistemica