psicosi fondamentale
La psicosi fondamentale, definita
anche come “psicosi alpha”, è descritta in
psicologia come la condizione dell’uomo che, vivendo esternamente
a Dio, risulta essere un soggetto essenzialmente e fondamentalmente
“malato”. Essa è la definizione psicoanalitica del
più generale problema del nichilismo. Se questa concezione fa
difetto perché Dio è una pura ipotesi teorica,
d’altra parte si osserva che proprio il dubbio di fede non
sarebbe un handicap, ma la difesa da una delle implicazioni di detta
psicosi. L’uomo si trova all’interno della
“morsa” delle realtà soprannaturali, dette in
teologia “novissimi”. Poiché l’uomo è
un essere creato da Dio come finito e limitato, egli sta ai confini di
realtà infinite, come il paradiso, l’inferno, il nulla, la
morte, il giudizio, Dio stesso. Queste realtà
“infinite” schiacciano l’uomo, ente finito, e
ciò ingenera la psicosi fondamentale, da cui l’uomo
può proteggersi col dubbio di fede. Fenomeni sociali
disfunzionali quali la violenza, la guerra, la fame nel mondo, la
precarietà, e la stessa erotizzazione crescente nelle
società secolarizzate sarebbero sia meccanismi di difesa dalla
psicosi alpha, sia sua implicazione. La risoluzione psicoterapeutica di
questa condizione di “scacco” dell’uomo (risoluzione
beta), innanzi alla vita e alla morte, è quindi esclusivamente
religiosa, presupponendo l’atto di fede, ma con il paradosso di
costituire esso sia la soluzione del nichilismo, sia nel contempo (come
messo in luce dal neoparmenidismo di Emanuele Severino) la sua causa.
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dato6-30.12.2015
contenuto del 30 dicembre 2015 (introduzione del dato: ore 14:30)
classificazione sistemica: psicologia epistemica/teodicea scientifica