psicologia delle masse
 
La psicologia delle masse è la branca della psicologia che studia il comportamento dell’individuo inerito nel corpo sociale, e da esso condizionato. Si sviluppano dinamiche “di massa” quando l’individuo è condizionato dalle istituzioni, dai mass media, da eventi (come una dichiarazione di guerra, un terremoto, una notizia di cronaca nera), da informazioni che lo raggiungono, sapendo egli che la stessa notizia e/o evento ha raggiunto insieme il corpo sociale. Diverse sono le dinamiche di reazione se ad essere condizionati sono l’individuo facente parte di un gruppo di 100 persone, o di 1000, o un intera popolazione cittadina o nazionale, o infine globale. La psicologia delle masse studia ad esempio il condizionamento della popolazione di uno stato ad opera di una legge, di una riforma fiscale, del modo in cui ad essa si rapportano le istituzioni (presidenza della repubblica, una istituzionale culturale, gli organi rappresentanti di una religione). Si può dire che questo studio nasce nella seconda metà del XX secolo, con l’avvento delle società di masse, nelle quali milioni di persone adottano comportamenti simili, in relazione ai costumi adottati con la seconda rivoluzione industriale, la società dei consumi, il welfare state, e l’era tecnologica. Questo tipo di psicologia è ben nota fin dagli albori della civiltà, quando il re deve adottare misure per il popolo (formulare una legge, andare in guerra), e si consiglia con i membri della corte circa le conseguenze delle sue decisioni, che devono impattare sui suoi sudditi. Essa si afferma soprattutto nel secondo dopo guerra, quando le moderne società democratiche adottano misure di controllo sociale per garantire ordine e sicurezza, e per dirigere e controllare le complesse dinamiche di masse di milioni di cittadini inquadrati nelle maglie delle procedure produttive adottate dal capitalismo e dalla nascente era della tecnica.
Psicologia delle masse significa inoltre che un singolo evento, una notizia, uno strumento tecnico, viene seguito e/o visto da molte persone, anche contemporaneamente. I mass media sanno che dalle loro notizie possono dipendere livelli di reazione, fino alla depressione, o alla eccitazione, o alla paura, dei telespettatori, e questi sono milioni (quelli delle televisioni locali sono migliaia). Tramite internet, una notizia è vista (in modo immediato e globale) da molte persone, come anche un contenuto pubblicitario, o ad esempio un contenuto pornografico. Per quanto riguarda le istituzioni, la fama di un "personaggio" può essere intesa come direttamente correlata alla significatività del suo impatto sulle masse, ed essa è tale che lo stesso sistema mass mediale, e prima  istituzionale, favoriscono, o negano l'accesso alla "fama" di persone non adeguatamente significative, sotto il profilo politico, istituzionale, professionale (carrieristico), televisivo-spettacolare. Nelle società di massa e nell'era dei mass media (appunto, "mass"-media), la psicologia delle masse riguarda non solo come un evento colpisce l'opinione pubblica, ma può riguardare anche la creazione artificiosa dell'evento "storico" appositamente realizzata dai ceti dirigenti per condizionare l'opinione pubblica. Lo stesso concetto di "opinione pubblica", considerato sia dal punto di vista di ciò che pensa, sia da quello di ciò che essa condiziona (fino a condizionare se stessa), è un fatto di psicologia delle masse.

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dato8-30.12.2015
contenuto del 30 dicembre 2015 (introduzione del dato: ore 17:00)

classificazione sistemica: psicologia delle masse