studio sulla personalità
sottomessa
In
psicologia, una personalità sottomessa non è interpretabile come
causata da un
disturbo
della personalità o comportamentale, ma come un
complesso insieme di elementi, che agiscono insieme nella psiche del soggetto,
quali:
1.] mancanza di
autostima
2.] paura delle persone e della loro
reazione
3.] assenza di autonomia decisionale
4.] mancanza di scopi nella vita
5.] personalità debole e influenzabile
6.] mancanza di
coraggio
7.] mancanza di assunzione di
responsabilità, anche con riferimento alla condotta generale della propria vita.
La personalità sottomessa è quella di un
soggetto psichicamente penetrabile, che non ha il controllo della propria
soggettività, la quale viene dominata dalla personalità prepotente. Per uscire
da questa condizione di scacco (che causa ad esempio l’assoggettamento al
mobbing, negli ambienti di lavoro, senza che chi lo subisce abbia il coraggio di
reagire e di protestare contro chi lo agisce), occorre un lavoro di
psicoterapia, che si può eseguire su se stessi anche senza l'aiuto di un
terapeuta. Va sottolineato che uno stato di sottomissione può essere
incrementato da una condizione
depressiva, la quale abbatte nel soggetto le normali difese di aggressività.
Si può raggiungere da soli autostima,
ottenere coraggio e fiducia in se stessi. Il soggetto che si ribella ad uno
stato di sottomissione raggiunge maggiore consapevolezza di se stesso, e
migliora oggettivamente la propria condizione di vita, uscendo dalla paura e
riacquistando indipendenza e intraprendenza. Uscire da uno stato di
sottomissione significa migliore la qualità della propria vita, liberandosi da
condizione di timore, fonte di stress (che può giungere, in condizioni estreme,
anche all’esaurimento). Per ottenere questo risultato è indispensabile capire
che le conseguenze della propria “ribellione” non sono fosche come
l’immaginazione può far credere, e che spesso il prepotente può essere arginato
anche semplicemente sottolineando i propri diritti.