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DEMOCRITO

Democrito nasce ad Abdera, nella Tracia [regione della Penisola Balcanica a est della Grecia, tra la Grecia e la Turchia], intorno al 470-457 a.c., e quivi muore intorno al 360-350 a.c.. Riprendendo la concezione eleatica della realtà, fondata sul dualismo essere/non-essere, Democrito sviluppa la sua concezione atomistica della materia, per la quale l'atomo è considerato l'elemento fondamentale di cui è composta la materia [l'essere], mentre il vuoto [corrispondente al non-essere] è lo spazio in cui gli atomi, aggregandosi e separandosi tra loro, di muovono. Agli atomi appartengono quelli che sono i caratteri attribuiti da Parmenide all'essere: essi sono immutabili ed eterni. La concezione atomistica di Democrito rappresenta una forma di materialismo [tutto ciò che esiste è costituito da atomi], di meccanicismo e di causalismo [essi costituiscono la materia e il suo movimento secondo le cause e le leggi di natura], e di casualismo [il moto degli atomi è senza scopo e avviene a caso], anticipando così la concezione moderna_contemporanea e scientifica del cosmo. Per Democrito, anche l'anima dell'uomo è composta da atomi. Democrito ha costruito un sistema filosofico a carattere enciclopedico, parallelo e contemporaneo a quello di Platone, sistema costituito dalla concezione metafisica della realtà [l'atomismo], da un etica, sviluppata all'insegna di una considerazione razionalistica della morale e del cosmopolitismo [per Democristo scopo dell'uomo è la felicità, data dalla misura delle passioni e della pratica della saggezza, della giustizia e della ragione], e da una concezione globale della società e della religione [nate dal perseguimento dell'utile sociale e dal timore per le forze della natura, a causa del quale gli uomini hanno invocato gli dei]. In questo modo, l'atomismo di Democrito si apre ad una concezione della civiltà fondata sul progresso della società e della ragione.
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